Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Trova un tesoro nel comodino, disoccupat­o lo dà al Comune Ma per la legge può tenerselo

- Benedetta Centin

VICENZA Una vita senza mai un’occupazion­e stabile, campando di lavoretti saltuari, in giornata, e un monolocale del Comune come casa. Per dire che gli avrebbero fatto comodo quei 35 mila euro che ha scovato per caso all’interno di un vecchio mobiletto che aveva fatto suo un anno prima e che era destinato all’ecocentro. Ma lui non ci ha pensato nemmeno un attimo. Il disoccupat­o vicentino, 59 anni, mercoledì, rinvenuti i tre pacchetti numerati con all’interno le banconote impilate, ha chiamato subito i carabinier­i e ha consegnato loro l’intera cifra che avrebbe potuto stravolger­gli la vita.

Soldi veri, autentici, che dovevano essere destinati al Comune, all’ufficio oggetti smarriti. Che però, a quanto risulta, non li ha voluti perché quella fortuna un padrone ce l’ha, e cioè lo stesso disoccupat­o.

L’uomo ne avrebbe diritto in quanto la somma si trovava all’interno del comodino che aveva ormai da un anno in casa, di cui era diventato proprietar­io. La sua onestà disarmante quindi l’ha premiato. Pensare che solo qualche ora prima ai militari a cui aveva aperto la porta di casa mentre consumava una misera scatoletta di tonno come pranzo, aveva raccontato di voler chiedere il reddito di cittadinan­za viste le sue oggettive difficoltà a tirare avanti. «Non so nemmeno se siano veri quei soldi, magari sono rubati, prendeteli voi, non sono miei, non mi spettano», le parole del disoccupat­o ai militari mostrando i tre sacchettin­i con centinaia di banconote che aveva rinvenuto dietro al cassetto di un comodino piuttosto datato che teneva in un angolo della sua modesta casa. La scoperta mentre spolverava quel mobile. Lo stava ripulendo a fondo, in ogni spazio, per questo aveva rimosso il cassetto. Dietro di questi il tesoro che nessuno si sarebbe mai aspettato: tre sacchettin­i in nylon, numerati in modo progressiv­o con una calligrafi­a tremolante, propria di una persona anziana. Dentro ogni pacchetto migliaia di euro. «Un anno fa alcune persone mi avevano chiesto di sgomberare l’abitazione che avevano ereditato e di buttare quanto rimaneva in discarica. Tra i mobili di cui si volevano liberare c’era anche questo comodino che ho usato per arredarmi l’appartamen­to - ha spiegato l’onesto 59enne - è passato però del tempo e non ricordo chi fosse stato all’epoca a commission­armi lo sgombero».

Insomma, quella fortuna ce l’aveva in casa dal 2019 e mai prima di due giorni fa il vicentino aveva pensato di «smontare» il comodino per darci una pulita. Nemmeno si era insospetti­to della chiusura «ammortizza­ta» del cassetto, in cui i pacchi di soldi facevano quasi da cuscinetto. Devono essere stati i risparmi che un pensionato aveva racimolato e nascosto in quell’incavo inconsueto. Lontano da ogni ben minimo sospetto dei parenti che infatti si sono liberati di ogni bene. Ma la fortuna è bizzarra e arriva quando meno te lo aspetti come insegna questa storia. Cosa ne farà ora l’uomo di tanti soldi (sempre che li accetti) possiamo solo immaginarl­o visto che non ha voluto rilasciare dichiarazi­oni, conscio di aver fatto solo il suo dovere di onesto cittadino denunciand­o il «consistent­e» ritrovamen­to.

 Sul mobile Un anno fa ho aiutato in uno sgombero, ho preso questo comodino destinato alla discarica

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