Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Al via la scuola di Medicina a Treviso

Iniziate ieri le lezioni con sessanta matricole. Ma pende ancora il ricorso del governo

- Madiotto

TREVISO Lezioni al via con sessanta matricole in arrivo da mezza Italia: ci sono tanti trevigiani, ma anche da Roma hanno scelto la nuova facoltà di Medicina al Ca’ Foncello. «Un risultato straordina­rio – ha sottolinea­to il rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto – per una sede fino a poco fa sconosciut­a, ma il richiamo del brand ha attirato ottimi studenti». Pende ancora sulla scuola di Treviso il ricorso del governo contro la Regione.

TREVISO Lezioni al via con sessanta matricole in arrivo da mezza Italia: ci sono tanti trevigiani, ma anche da Roma hanno scelto la nuova facoltà di Medicina al Ca’ Foncello. Per 45 di loro Treviso era la prima scelta. «Un risultato straordina­rio – ha sottolinea­to il rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto – per una sede fino a poco fa sconosciut­a, ma il richiamo del brand ha attirato ottimi studenti». L’impegno pluridecen­nale nella scuola di medicina già da vent’anni si realizza nel triennio clinico e diversi primari dell’Usl 2 (dal chirurgo Giacomo Zanus al professor Carlo Agostini, che coordina l’attività didattica al Ca’ Foncello) ma da oggi Treviso ha l’intero corso di laurea. Il primo anno fa lezione negli spazi allestiti all’Ordine dei medici, dal quarto anno in poi le aule sono dislocate anche all’Cral e all’ex distretto di San Paolo.

Soddisfazi­one si legge anche sul volto del dg dell’Usl 2 Francesco Benazzi, che accoglie i futuri medici guardando fuori dalle sale, lì dove sta crescendo il monoblocco ospedalier­o della Cittadella della Salute: «Per noi è un giorno speciale, ma i progetti sono ancora molti. La Cittadella sarà pronta nel 2021, casa dello studente all’inizio del 2023, un luogo di formazione all’ex Vetrelco. L’azienda sta procedendo alla bonifica, poi partiranno i lavori. Ospiterà aule per mille persone. Land Lease realizzerà anche uno studentato con alloggi».

Rizzuto ha voluto ricordare l’impegno e il lavoro degli specializz­andi al fianco di medici, infermieri e oss per fronteggia­re l’emergenza sanitaria Covid-19, e il presidente della Regione Luca Zaia ha posto ancora una volta il focus sulla carenza di medici, centinaia solo in Veneto: «Se la nostra sanità ha lavorato bene durante l’epidemia lo dobbiamo anche all’università di Padova e ai medici (ne ha citati una decina, compreso il prof. Crisanti, ndr), è una grande squadra. Formeremo ottimi profession­isti in un policlinic­o moderno, attrezzato e ad alta specializz­azione».

Anche alcune matricole hanno partecipat­o al momento della firma: i protagonis­ti sono loro. A regime Treviso avrà 360 studenti di medicina (con la prospettiv­a di passare da 60 a 80 matricole nei prossimi anni) e il sindaco Mario Conte ieri ha già

Luca Zaia

Se la nostra sanità lavora bene lo dobbiamo anche al Bo

iniziato a fare il “promoter”. Si è preso da parte un gruppo di universita­ri e ha promesso di aprire con loro un tavolo di confronto: «Ditemi di cosa avete bisogno, vogliamo che Treviso diventi una città a misura di studenti. Investirem­o due milioni per la biblioteca vicino al Bailo, la nuova stazione nasce anche nell’ottica di dare servizi agli studenti, pensiamo a creare spazi per le aule studio e alloggi per studenti».

C’è ancora la Corte Costituzio­nale che si frappone fra gli studenti e il corso trevigiano di medicina, ma sia Zaia che Rizzuto ripongono grande fiducia nel risultato finale. «Ci batteremo fino alla fine, questo progetto andrà avanti» ha ribadito Zaia. Eventualme­nte, Padova ha pronto un piano B (trasferend­o i docenti), ma anche dal Bo sono fiduciosi che non serva, e comunque «il corso prosegue, è ambizioso e completo, compare nella lista del Ministero e non si fermerà, vogliamo che l’impegno sulla sanità cresca».

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 ??  ?? Inaugurazi­one Nella foto grande il rettore del Bo Rizzuto e il sindaco Conte. Nelle foto piccole il governator­e Zaia e le matricole
Inaugurazi­one Nella foto grande il rettore del Bo Rizzuto e il sindaco Conte. Nelle foto piccole il governator­e Zaia e le matricole

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