Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il cane Hitch cambia provincia Treviso resta senza antidroga

I vigili operano senza unità cinofila, ma c’è un cucciolo in addestrame­nto

- S.Ma.

TREVISO Da diversi mesi ormai le operazioni antidroga si fanno senza ausilio canino: l’unità cinofila è stata momentanea­mente sospesa, nel senso che non c’è più. Non è stata infatti una decisione dall’alto o una scelta, è una questione di cani, padroni e trasferime­nti in corso. Solo che per Treviso e la Marca significa che non c’è più un cane addestrato per l’attività anti-spaccio pronto all’uso. E cosa succede quando l’unità cinofila di un corpo di polizia non c’è più? Se ne fa un’altra e i servizi anti droga non si fermano. Diciamo che per un po’ rinunciano all’aiuto del fiuto, ma non alla lotta alla compravend­ita di stupefacen­ti.

Quello in servizio alla polizia locale di Treviso era l’unico cane antidroga a disposizio­ne delle forze dell’ordine della Marca h 24, addestrato appositame­nte per le attività di prevenzion­e e contrasto allo spaccio di stupefacen­ti e richiesto per gli interventi più delicati. Una risorsa per la città e per la provincia, a supporto di altre polizie locali e della questura, introdotta cinque anni fa con la prima unità cinofila Trixie.

Dopo di lei, splendido pastore tedesco, è arrivato un altro esemplare della stessa razza, più giovane ma altrettant­o efficace di nome Hitch.

Era un collaborat­ore ideale durante le manifestaz­ioni, sulle mura, fuori dalle scuole, nelle abitazioni dei soggetti sospettati di spaccio: i cani trovavano la droga negli anfratti più nascosti, dove gli agenti umani non sarebbero arrivati.

Trixie, che ormai era diventata anche la mascotte della polizia locale di Treviso, è morta oltre un anno fa, quando già il suo successore aveva cominciato a muoversi al guinzaglio dei vigili nei sopralluog­hi e durante i blitz.

Ma da qualche tempo l’agente che guidava l’unità cinofila di Treviso ha preso servizio in un altro comune e Treviso si è trovata scoperta. Niente cane.

La questione è più semplice di quanto si possa pensare: Trixie era il cane del Comune di Treviso, in dotazione alla polizia locale, Hitch invece è il cane di proprietà dell’agente. Con il trasferime­nto dell’umano dunque anche quello dell’animale è diventato effettivo.

Niente paura: il comando di via Castello d’Amore sta già addestrand­o un altro animale per lo stesso scopo: l’unità cinofila non rimarrà scoperta a lungo. È stato acquistato un cane che sta seguendo un corso con un addestrato­re per la ricerca di stupefacen­ti. Il conduttore sarà un altro agente della polizia locale e l’idea è di partire a metà novembre con la nuova squadra mista, a due e quattro zampe. Ci sono tempi tecnici da rispettare, ma tornerà.

Il cane è un valido aiuto, l’olfatto umano non è paragonabi­le al fiuto dell’animale, ma gli agenti della polizia locale hanno continuato a macinare risultati (e ci sono stati tre nuovi vigili destinati all’attività anti droga).

Le operazioni continuano sulla base di indagini e segnalazio­ni, pattugliam­enti, presidi in borghese e in divisa.

Inoltre, che la polizia locale di Treviso si doti nuovamente dell’unità cinofila è un buon segnale per tutte le forze dell’ordine che operano sul territorio: quando c’è bisogno di un cane addestrato si può richiede con preavviso, mentre quello in servizio ai vigili necessita solo del permesso del comandante.

Le operazioni

Il lavoro della polizia locale nel contrasto della droga però continua incessante

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