Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Pnrr, Palazzo Chigi: «Per il Veneto 2,2 miliardi»
Domani fa tappa a Padova il roadshow del Piano, presente il ministro degli Affari regionali Gelmini
VENEZIA È in arrivo una pioggia di milioni sul Veneto, buoni da spendere, pronti da usare. Con questo biglietto da visita, senza dubbio utile ad attirare l’attenzione di istituzioni, cittadini e imprese, arriverà domani, al Teatro Verdi di Padova, la delegazione di «Italia Domani», la Struttura di missione creata dalla Presidenza del Consiglio con il compito di spiegare ai territori le opportunità offerte dal Pnrr.
Una tempistica quanto mai opportuna, visto che da giorni nella nostra regione si rincorrono polemiche feroci sulle modalità di attuazione del Piano finanziato con i soldi dell’Europa e una delle prime occasioni per la sua concreta messa a terra, ossia il bando per la rigenerazione urbana, si è chiusa con un esito amaro per i Comuni veneti, rimasti nella stragrande maggioranza a bocca asciutta a favore dei Comuni del Sud. Al Teatro Verdi, alle 16, sono attesi Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali (l’occasione sarà senz’altro propizia per un aggiornamento sul dossier dell’autonomia, continuamente richiamato dal presidente della Regione Luca Zaia ma di cui si sono perse le tracce, anche a causa del Covid), Francesco Giavazzi, consigliere economico del premier Mario Draghi e il sindaco di Padova, Sergio Giordani.
L’evento, come detto, è stato lanciato da «Italia Domani» con un elenco di numeri da capogiro. Sarebbero infatti pari a 877 milioni di euro le risorse messe a disposizione dal Pnrr per le infrastrutture e la mobilità sostenibile in Veneto; di queste, 238 milioni sarebbero riservati a interventi sul trasporto rapido di massa e 116 milioni al programma innovativo per la qualità dell’abitare. La scelta di Padova, in tal senso, non è casuale: grazie a questi fondi, infatti, la Città del Santo mira a completare il sistema tramviario cittadino «Smart», a progettare la nuova stazione ferroviaria per l’Alta Velocità e a riqualificare del quartiere Arcella.
Poi ci sono 99,7 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica (in questo caso le risorse provengono però dal piano complementare al Pnrr, quello finanziato dallo Stato con risorse proprie), 93,9 milioni per le infrastrutture idriche primarie e 230,4 milioni per il porto di Venezia (anche questi dal piano complementare e da altre risorse nazionali, s’immagina a loro volta liberate dal Pnrr). Altri soldi, annuncia Palazzo Chigi, arriveranno per la sanità dalla missione 6 del Piano nazionale. Secondo lo schema di decreto del riparto regionale dei fondi relativi al Pnrr e del Piano complementare del ministero della Salute, infatti, al Veneto spettano quasi 595 milioni per potenziare il sistema sanitario regionale. Di questi, quasi il 40% andranno al rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio «grazie a un forte incremento dell’assistenza domiciliare e al potenziamento, o creazione ,di strutture territoriali come le Case di comunità o gli Ospedali di comunità».
Infine, il piano per l’istruzione. A inizio dicembre sono stati ripartiti tra le Regioni i fondi dei primi bandi Pnrr: al Veneto spettano quasi 308 milioni, la metà dei quali (143 milioni) per la costruzione di nuovi asili nido.
La sanità Sono annunciati 595 milioni per potenziare il sistema sanitario regionale