Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Barboncino decapitato in pizzeria dai rottweiler della proprietaria
Abano, scena macabra. Malore per la padrona del cane morto
ABANO TERME (PADOVA) «Siamo davvero molto molto dispiaciuti per quello che è successo, amiamo molto gli animali, ne abbiamo sempre avuti per casa e non sappiamo davvero come abbiano fatto i nostri rottweiler a scappare». A parlare è Giorgia Dorio, figlia di Emanuela Turlon, titolare della pizzeria «La Scuderia» ad Abano Terme, il 5 gennaio scorso i due cani della mamma hanno sbranato il barboncino di una cliente, sono entrati in sala, superando il recinto in cui generalmente si trovano, e uno dei due ha puntato il cagnolino, un Bichon frisé, e lo ha azzannato al collo pare fino al punto di strappargli la testa. La povera bestiola è morta sotto gli occhi della sua padrona, che si è sentita male al punto da chiamare l’ambulanza. Al ristorante sono arrivati anche i carabinieri e i veterinari dell’Usl di Padova che hanno visitato i due animali e valutato il loro stato di salute. La padrona del barboncino nel frattempo si è ripresa ed è andata a casa, al momento non risulta che ci siano denunce a carico della proprietaria degli animali. «Le telecamere che riprendono il giardino hanno filmato i cani che sono riusciti ad aprire il recinto in cui si trovano rinchiusi – spiega Giorgia – poi sono entrati in sala, in quel momento c’erano mia mamma e mio fratello Mauro, alcuni clienti si sono messi a coccolarli, perché di solito sono molto gentili con tutti, poi si sono avvicinati al barboncino e si vede che lui ha ringhiato e uno dei rottweiler lo ha aggredito – spiega – sono cani che hanno fatto addestramenti lunghi, li abbiamo abituati a stare in mezzo agli altri animali, non capisco che cosa sia accaduto», spiega ancora Giorgia.
Eppure non è la prima volta che i due cani mettevano in atto comportamenti violenti: «Una volta sono scappati e hanno aggredito e ucciso delle galline – racconta ancora la figlia della titolare – con gli uomini sono buoni, noi di questo siamo sicuri, poi le reazioni degli animali chi le può prevedere? Noi no di sicuro, spero che non parta una denuncia perché come anche i carabinieri hanno potuto vedere, normalmente i nostri cani sono chiusi dentro a un recinto». Però chi ha visto la scena dell’aggressione al cane più piccolo l’ha descritta come straziante, il barboncino ha tentato di tutto per liberarsi dalle morse ferree della mandibola del rottweiler, che però quando addenta una preda non molla più, è notoriamente un cane con una presa che non perdona. Emanuela Turlon è vedova di Giuseppe Dorio, fondatore del locale morto nel 2017. Molti anni fa, era il 2004 Giuseppe, subì una brutta rapina, venne picchiato da alcuni malviventi che gli rubarono l’incasso. Quando Emanuela è rimasta sola ha deciso di prendere dei cani di grossa taglia, per sentirsi più sicura. La sera in cui il barboncino è stato aggredito i carabinieri hanno sentito vari testimoni, tutti hanno descritto quei cani come tranquilli e socievoli.
Denuncia Nessuna denuncia per l’aggressione al cane