Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Salsa, ex Gil e mura: «Ecco i piani esclusi dal Pnrr»
Conte svela l’elenco non finanziato. «Umiliato e gabbato, fronte unico con i sindaci del Nord»
TREVISO L’ex caserma Salsa, a Santa Maria del Rovere, da riqualificare per il quartiere e le associazioni. La seconda ala della biblioteca ex Gil, per ampliare le sale d’archivio e lettura. Le mura rinascimentali, un restauro che le renda elemento centrale del patrimonio culturale e turistico. La casa alloggio per le nuove povertà al Foro Boario, per ampliare i posti letto notturni per i senza dimora. Sono questi i quattro progetti che il Comune di Treviso ha presentato ai bandi per la riqualificazione urbana delle periferie. Non sono stati finanziati, come altri in Veneto: solo un piano su dieci è stato inserito nella graduatoria finale, mentre nelle Regioni del Sud la proporzione è inversa.
Il sindaco Mario Conte, presidente di Anci Veneto, ha chiesto che siano rivisti i parametri e tutti i progetti cantierabili finanziati dal Pnrr: «Se pensiamo che a livello nazionale sono stati finanziati progetti che riguardano stadi e canili, e magari sono state scartate opportunità come la restituzione alla collettività della caserma Salsa, mi sento umiliato, gabbato e beffato. Lo stesso pensano i miei colleghi, i sindaci veneti». La battaglia dei sindaci del Nord (Conte è in dialogo costante con i sindaci Pd di Milano Sala e Bergamo Gori) ora accelera perché c’è il rischio che, se il governo non troverà soluzioni entro una settimana, queste opere rimangano ferme al palo, senza soldi. E quei quattro piani erano punti cardine del programma per Treviso. «Credo fortemente nella bontà dei progetti presentati da Treviso e dagli altri Comuni della nostra regione - continua Conte -. Progetti seri per le periferie, luoghi dove è necessario rinnovare. Anche il nord ha bisogno di riqualificazioni, non è immune da buchi e criticità. Lancio un appello a tutti gli amministratori, al di là di ogni appartenenza politica: ci stiamo giocando il futuro e la fiducia di chi ci ha dato l’incarico di portare opere, risorse e servizi. I fondi sono opportunità che riguardano tutti i cittadini». Conte aveva lanciato il primo allarme il 14 novembre: a inizio gennaio quel pericolo è diventato realtà. Il sindaco leghista chiede di abbassare le bandiere politiche ma in Lega c’è fibrillazione e sono partite le accuse per le assenze dei parlamentari veneti. Fino ad ora, uno solo è intervenuto. Giuseppe Paolin, deputato leghista, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia: chiede di premiare i Comuni virtuosi e rendere la distribuzione dei fondi più equa. (s.ma.)