Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Fontane si stringe ai De Rossi in mille per l’addio a Carlotta «Fiume di gioia e generosità»

Fra i presenti anche Marco, l’amico alla guida dell’auto che si è schiantata

- Nicola Cendron

VILLORBA Una cerimonia semplice, composta, ma partecipat­issima e commovente, con almeno un migliaio di persone: i familiari, i parenti ma anche gli amici dei gruppi parrocchia­li e degli scout, i compagni di classe e tanta gente che conosceva lei o la sua famiglia. Ieri la frazione di Fontane di Villorba si è fermata per dare l’ultimo saluto a Carlotta De Rossi, la ragazza morta ad appena 18 anni in un incidente stradale nella notte tra il 26 ed il 27 dicembre: la Ford Fiesta su cui viaggiava, con altri tre amici a bordo, è uscita di strada finendo in un fossato a poche centinaia di metri da casa, in via Trieste. La giovane, seduta sui sedili posteriori, senza cintura allacciata, è stata sbalzata dal mezzo ed è morta dopo pochi minuti sotto lo sguardo dei ragazzi che erano con lei e dei genitori, nel frattempo giunti sul luogo della tragedia, risvegliat­i nel cuore della notte.

Il feretro, una bara bianca, è stata accompagna­ta fino all’altare da papà Roberto, mamma Lorena e dai figli Leonardo e Alberto. La cerimonia, per rispetto delle misure anti-Covid (con la protezione civile di Villorba mobilitata per l’occasione) e per permettere a tutta la comunità fontanese di assistervi, si è svolta nel piazzale a fianco alla chiesa, sotto un cielo terso, senza una nuvola, un sole splendente e un freddo pungente. Il luogo scelto, lo spazio solitament­e utilizzato anche dai ragazzi e dal centro giovani, non è causale: è qui che Carlotta trascorrev­a molto del suo tempo libero fin da quando era ragazzina e tante estati come animatrice dei gruppi estivi. Hanno partecipat­o al funerale anche l’attuale sindaco Francesco Soligo ed il suo predecesso­re, Marco Serena, oltre ad altri componenti della Giunta. Tutti hanno voluto stringersi attorno alla famiglia De Rossi.

I genitori di Carlotta sono molto conosciuti perché da ben 36 anni gestiscono il panificio di Fontane, di fronte a cui è ancora presente una vasta distesa con decine di piante e fiori bianchi, soprattutt­o rose. Così è ancora nel punto in cui la 18enne, studentess­a al quinto anno dell’istituto turistico Mazzotti di Treviso, ha perso la vita quella maledetta notte. «Non so se si può trovare un senso a quanto è accaduto, solo l’amore che scaturisce da ciascuno di noi può farci sentire in compagnia e darci coraggio di vivere» ha sottolinea­to durante l’omelia don Marco Carletto, il parroco di Catena, ora reggente anche di Fontane (dopo la morte di don Gianni Feltrin in un incidente stradale, nel novembre scorso). «La gioiosità traboccant­e di Carlotta, come un fiume in piena, era difficile da arginare, perché lei portava con sé la forza della gioia, della tenerezza, della bellezza di stare in famiglia e al tempo stesso la creatività e fantasia con gli amici, in una serata insieme». Al funerale ha preso parte anche Marco Dussin, falegname di 20 anni, amico fin dall’infanzia di Carlotta e nipote dell’assessore ai lavori pubblici Alessandro Dussin. Il giovane era alla guida dell’auto su cui la 18enne è morta. Don Marco, durante la sua omelia, non ha fatto nessun riferiment­o all’incidente e tantomeno al ragazzo, già fortemente provato dalla vicenda e ora alle prese con i conseguent­i guai giudiziari. Il giovane è indagato per il reato di omicidio stradale. I test a cui è stato sottoposto sono risultati negativi. L’incidente, sulle cui cause ancora si indaga, sarebbe stato frutto di una improvvisa distrazion­e e forse dell’alta velocità con cui stava percorrend­o per leggero tratto in curva. Una frazione di secondo. Poi il buio.

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La folla che ieri ha preso parte all’ultimo saluto a Carlotta, morta a 18 anni
(Balanza) All’aperto La folla che ieri ha preso parte all’ultimo saluto a Carlotta, morta a 18 anni

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