Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il telecronista abbraccia il calciatore. «Ho pianto tanto»
Sospeso dopo la partita del Vicenza per il lapsus («Negro») sul cognome. Ieri il chiarimento
VICENZA «Non sono stati giorni facili. Nelle scorse ore ho pianto più volte. L’ultima quando ho incontrato Freddi Greco» ammette il telecronista di Eleven Sports, Stefano Carta.
È finito al centro delle polemiche per un lapsus durante la telecronaca di Trento-Vicenza, campionato di Serie C: ha chiamato il calciatore biancorosso «Negro», anziché «Greco». A nulla è valsa l’immediata correzione del cognome e le scuse in diretta. Il video è diventato virale e il senatore vicentino di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, ha presentato un’interrogazione ai ministri dello Sport e dello Sviluppo economico. Il caso è rientrato solo grazie all’intervento del calciatore del Vicenza che ha commentato: «Può capitare di sbagliare: succede a me in campo, può succedere anche fuori, confondendo un nome. Speriamo di vedere Carta commentare presto un’altra nostra partita».
Carta, cos’ha provato in queste ore?
«Tanta frustrazione. Soprattutto pensando al fatto che, coloro che non mi conoscono, possano aver pensato che il mio errore fosse dovuto al colore della pelle di Greco. Invece, conducendo un programma sportivo che mi porta a conoscere tantissimi calciatori, mi sono soltanto confuso con un altro cognome».
Eleven Sports l’ha sospesa. Si aspettava maggior comprensione?
«Devo essere sincero: una volta resomi conto dell’errore commesso, immaginavo potesse scaturirne una loro azione. Quando mi hanno comunicato la decisione ero più concentrato nel capire i possibili risvolti dell’interrogazione parlamentare. Si tratta comunque di una decisione momentanea. In futuro mi auguro di poter tornare a fare telecronache».
Com,’è stato l’incontro con Greco?
«Ci siamo visti oggi (ieri, ndr) a Vicenza: dopo aver fatto la foto, sono scoppiato a piangere. Ma devo dire che il Vicenza mi ha dimostrato comprensione, oltre al giocatore erano presenti sia il ds Balzaretti che l’allenatore Modesto. Voglio ringraziarli per le parole spese».