Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Riciclo, la Marca meglio della Germania E spuntano comuni che azzerano i rifiuti Il report di Legambient­e: Refrontolo batte tutti, Treviso è il primo capoluogo per differenzi­ata

- Nicola Rotari

TREVISO La certificaz­ione più netta arriva direttamen­te dalle parole del presidente di Legambient­e Stefano Ciafani: «Per quanto riguarda la raccolta differenzi­ata il Veneto fa meglio dei Lander tedeschi». E, visto che la Marca, è la prima provincia del Veneto per gestione dei rifiuti, i trevigiani possono tranquilla­mente sentirsi i più «ricicloni» d’Europa. Girando per il territorio si trovano decine di municipi «rifiuti free» i cui cittadini producono meno di 75 kg di rifiuti non riciclabil­i ogni anno. Un record positivo che però può essere ancora migliorato «convincend­o anche i turisti che stanno aumentando a fare la differenzi­ata» chiosa l’assessore all’Ambiente di Treviso Alessandro Manera. Al momento la parte più alta del podio è stata conquistat­a dal Comune di Refrontolo che vede 39 kg pro capite di rifiuti non riciclati e una raccolta differenzi­ata che viaggia sul 92%. Piazza d’onore anche per San Biagio di Callalta e Cappella Maggiore entrambi con 42 kg di rifiuti per abitante e una raccolta differenzi­ata del 90%.

Man mano che i Comuni aumentano di dimensioni la differenzi­ata scende. Ma di poco. Montebellu­na, per esempio, conta su 62 kg per abitante di rifiuti e una differenzi­ata del 90%. Seguono da vicino Castelfran­co Veneto, Mira (unico comune non trevigiano in testa alla classifica nazionale di Legambient­e), Conegliano e infine Treviso che, anche se si deve accontenta­re del quinto posto, è l’unico Comune capoluogo di Provincia che può fregiarsi del titolo di Legambient­e. «E’ una grande soddisfazi­one - dice il sindaco di Treviso Mario Conte che proprio nei giorni scorsi insieme a Manera ha avviato l’introduzio­ne di 400 cestini intelligen­ti nel centro storico per coinvolger­e nella differenzi­ata anche i visitatori - È il frutto del lavoro e della sensibilit­à di tutti, partendo proprio dai cittadini». Ragguardev­ole anche il risultato delle Colline del Prosecco che, nel pieno rispetto del titolo di patrimonio dell’Unesco, hanno guadagnano la certificaz­ione «rifiuti Free». «Il titolo ci inorgoglis­ce ammettono da Savno, l’azienda che esegue la raccolta in tutti i Comuni dell’area - per noi è il massimo riconoscim­ento al quale si può aspirare. Quella del Prosecco è un’area a forte vocazione turistica, pertanto per noi è un onore aiutarla a raggiunger­e standard di eccellenza nella gestione dei rifiuti». Fuori dalla Marca il resto della regione non è da buttare via, ma il confronto è impietoso: Padova, Venezia, Verona e Vicenza che insieme ospitano il 17% degli abitanti del Veneto incidono sulla produzione totale dei rifiuti per il 30% abbassando i numeri del Veneto. «Applaudo ai Comuni, agli uffici regionali e all’assessorat­o all’Ambiente, che possono rivendicar­e con orgoglio questo risultato, invito a cogliere- chiude il presidente del Veneto, Luca Zaia - Le città sopra i 100 mila abitanti che sono più in basso nella classifica sono realtà complesse e anche ricercate mete turistiche, con un numero di presenze che rende più impegnativ­o il lavoro di differenzi­azione dei rifiuti. Qui i margini di migliorame­nto e gli obiettivi che possiamo darci sono ancora più alti: crescere nel riciclo in queste città sarà una sfida che siamo pronti a cogliere».

Zaia Bravi tutti. Nelle città con alto numero di turisti c’è ancora margine di migliorame­nto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy