Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Riciclo, la Marca meglio della Germania E spuntano comuni che azzerano i rifiuti Il report di Legambiente: Refrontolo batte tutti, Treviso è il primo capoluogo per differenziata
TREVISO La certificazione più netta arriva direttamente dalle parole del presidente di Legambiente Stefano Ciafani: «Per quanto riguarda la raccolta differenziata il Veneto fa meglio dei Lander tedeschi». E, visto che la Marca, è la prima provincia del Veneto per gestione dei rifiuti, i trevigiani possono tranquillamente sentirsi i più «ricicloni» d’Europa. Girando per il territorio si trovano decine di municipi «rifiuti free» i cui cittadini producono meno di 75 kg di rifiuti non riciclabili ogni anno. Un record positivo che però può essere ancora migliorato «convincendo anche i turisti che stanno aumentando a fare la differenziata» chiosa l’assessore all’Ambiente di Treviso Alessandro Manera. Al momento la parte più alta del podio è stata conquistata dal Comune di Refrontolo che vede 39 kg pro capite di rifiuti non riciclati e una raccolta differenziata che viaggia sul 92%. Piazza d’onore anche per San Biagio di Callalta e Cappella Maggiore entrambi con 42 kg di rifiuti per abitante e una raccolta differenziata del 90%.
Man mano che i Comuni aumentano di dimensioni la differenziata scende. Ma di poco. Montebelluna, per esempio, conta su 62 kg per abitante di rifiuti e una differenziata del 90%. Seguono da vicino Castelfranco Veneto, Mira (unico comune non trevigiano in testa alla classifica nazionale di Legambiente), Conegliano e infine Treviso che, anche se si deve accontentare del quinto posto, è l’unico Comune capoluogo di Provincia che può fregiarsi del titolo di Legambiente. «E’ una grande soddisfazione - dice il sindaco di Treviso Mario Conte che proprio nei giorni scorsi insieme a Manera ha avviato l’introduzione di 400 cestini intelligenti nel centro storico per coinvolgere nella differenziata anche i visitatori - È il frutto del lavoro e della sensibilità di tutti, partendo proprio dai cittadini». Ragguardevole anche il risultato delle Colline del Prosecco che, nel pieno rispetto del titolo di patrimonio dell’Unesco, hanno guadagnano la certificazione «rifiuti Free». «Il titolo ci inorgoglisce ammettono da Savno, l’azienda che esegue la raccolta in tutti i Comuni dell’area - per noi è il massimo riconoscimento al quale si può aspirare. Quella del Prosecco è un’area a forte vocazione turistica, pertanto per noi è un onore aiutarla a raggiungere standard di eccellenza nella gestione dei rifiuti». Fuori dalla Marca il resto della regione non è da buttare via, ma il confronto è impietoso: Padova, Venezia, Verona e Vicenza che insieme ospitano il 17% degli abitanti del Veneto incidono sulla produzione totale dei rifiuti per il 30% abbassando i numeri del Veneto. «Applaudo ai Comuni, agli uffici regionali e all’assessorato all’Ambiente, che possono rivendicare con orgoglio questo risultato, invito a cogliere- chiude il presidente del Veneto, Luca Zaia - Le città sopra i 100 mila abitanti che sono più in basso nella classifica sono realtà complesse e anche ricercate mete turistiche, con un numero di presenze che rende più impegnativo il lavoro di differenziazione dei rifiuti. Qui i margini di miglioramento e gli obiettivi che possiamo darci sono ancora più alti: crescere nel riciclo in queste città sarà una sfida che siamo pronti a cogliere».
Zaia Bravi tutti. Nelle città con alto numero di turisti c’è ancora margine di miglioramento