Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Bara bianca e palloncini per Davide: «La tua morte è uno schiaffo all’amore»
In centinaia per l’ultimo saluto al 18enne morto in moto
VENEGAZZÙ Una bara bianca, con fiori bianchi e azzurri come i palloncini che al termine della celebrazione sono stati lasciati andare in cielo.
Grande commozione ieri mattina per le centinaia tra parenti, amici, colleghi, ex insegnanti che hanno dato l’ultimo saluto a Davide Bon, il 17enne di Venegazzù morto il 28 novembre scorso in un incidente stradale avvenuto a Montebelluna in via Cal di mezzo. Il giovane, da un anno dipendente della carrozzeria Caonada, stava facendo ritorno a casa per la pausa pranzo, in sella alla sua moto, ed è caduto rovinosamente a terra a causa di una brusca frenata a cui è stato costretto per evitare un’auto che lo stata precedendo, mezzo peraltro guidato da un collega.
Ieri mattina l’intera comunità volpaghese si è stretta attorno a mamma Dolores, a papà Patrick, al fratello Luca, alla fidanzata Elisa (i due erano legati da quasi un anno) e ai parenti del giovane. «La morte che porta via un giovane sembra uno schiaffo alle promesse e a tutti i sacrifici d’amore. Le cose possono essere altrimenti. Altro può essere il modo di guardare a questa spirale che rischia di tenerci prigionieri» ha detto durante la sua omelia don Federico Gumiero, parroco di Venegazzù. «Era un ragazzo buono che cercava la mediazione più che lo scontro, come ricordano alcuni suoi insegnanti ha continuato il parroco -. Ci metteva del proprio per non creare rotture e tensioni, come ricordano i suoi genitori era attaccato alla famiglia e sempre pronto a servire e ad aiutare. Ha aiutato il fratello a crescere ed era appassionato della vita. Oggi riflettiamo sull’importanza di aver cura della vita che ci spinge verso l’altro e verso alto, a Dio». Una volta raggiunto il cimitero, al termine della cerimonia, gli amici del 18enne hanno voluto leggere una lettera per ricordarlo. «Purtroppo, al destino e alla morte - recita un passaggio non si può sfuggire e tu, dolce Davi, l’hai dovuta affrontare troppo presto ma non vogliamo rassegnarci. Vogliamo continuare a mantenere vivo il tuo ricordo nei nostri cuori e ricordarti come la persona solare che sei sempre stato, per la tua contagiosa voglia di vivere, il tuo amore incondizionato verso le persone a te care, la tua bontà e il tuo istinto altruistico di aiutare tutti anche a costo di non pensare a te stesso». Il conteggio delle vittime della strada in provincia di Treviso, in questo terribile 2022, è purtroppo di 69 vittime.
L’incidente Davide ha perso il controllo della moto per evitare l’auto che lo precedeva