Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Pochi bimbi a scuola Adesso le parrocchie si mettono in società
TREVISO Aiutati che il ciel ti aiuta. Colpite da una «tempesta perfetta» – denatalità, calo delle iscrizioni, costi fissi alle stelle – le scuole dell’infanzia paritarie sperimentano nuove soluzioni. E se l’obiettivo è quello di coniugare offerta formativa, capillarità del servizio e sostenibilità economica, proprio nella Marca è partito un progetto pilota, primo in Italia, che punta a tenere insieme i tre capisaldi. Si tratta dell’«Associazione Trevignano Infanzia» che dall’inizio dell’anno gestisce le quattro scuole dell’infanzia parrocchiali di Trevignano, Signoressa, Falzè e Musano. Con 273 iscritti (incluse le sezioni primavera e il nido integrato) e una quarantina di dipendenti, queste realtà offrono un servizio vitale per le famiglie, considerata l’assenza di strutture comunali per la fascia fino ai sei anni. «A impattare sui nostri conti sono il crollo delle iscrizioni, l’impennata dei costi fissi, soprattutto energia, e l’aumento del costo del lavoro con il rinnovo nazionale dei contratti degli insegnanti - spiega don Silvio Caterino, moderatore della collaborazione pastorale di Trevignano -. A fronte di tutto questo, i contributi pubblici che riceviamo sono insufficienti. Attraverso un dialogo con la Diocesi di Treviso, abbiamo quindi individuato questa formula». I soci sono le quattro parrocchie che pur mantenendo la proprietà degli immobili affidano la gestione ad un soggetto unico, l’Associazione, con diversi vantaggi: risparmio sulle spese, semplificazione amministrativa, gestione flessibile del personale. «Non solo – aggiunge don Silvio Caterino - grazie all’iscrizione al Registro unico nazionale del Terzo Settore possiamo anche accedere ai fondi del 5x1000 e ad altre forme di contribuzione». In provincia di Treviso le scuole materne paritarie associate a Fism sono 205 (quelle statali un’ottantina) e ben 5 hanno chiuso i battenti negli ultimi tre anni. Accolgono poco più di 12.400 alunni, quasi 900 in meno rispetto all’anno scolastico 2021-2022. Il servizio educativo è frequentato da oltre 2 bambini trevigiani su 3, eppure continua a dare segnal i di s of fe re nza: «Gran parte delle strutture è in perdita, alcune anche per importi molto elevati, fino a 100 mila euro, coperti con l’accensione di mutui - sostiene la presidente di Fism Treviso Simonetta Rubinato -. Abbiamo elaborato un nuovo schema di convenzione che proponiamo ai comuni, chiedendo loro di aumentare il contributo annuo per portarlo ad una media di almeno 600-700 euro a bambino. Inoltre, abbiamo presentato un protocollo per la sostenibilità delle scuole dell’infanzia associate, condiviso con le diocesi».
La prospettiva cambia per i servizi socio-educativi dai 3 ai 36 mesi, che invece vedono un aumento delle richieste di accesso: «Un’opportunità per noi – sottolinea Rubinato – perché siamo in grado di garantire la continuità del percorso educativo del sistema integrato 0-6 anni». Per la provincia di Treviso, si tratterebbe di oltre 2,5 milioni di euro nel 2024: «Ci siamo già attivati con l’ approvazione delle prime convenzioni» conclude.
❝ Don Silvio A impattare sui conti è il calo di iscrizioni a fronte dei costi fissi, così abbiamo individuato questa formula con la Diocesi