Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Pochi bimbi a scuola Adesso le parrocchie si mettono in società

- Di Margherita Bertolo

TREVISO Aiutati che il ciel ti aiuta. Colpite da una «tempesta perfetta» – denatalità, calo delle iscrizioni, costi fissi alle stelle – le scuole dell’infanzia paritarie sperimenta­no nuove soluzioni. E se l’obiettivo è quello di coniugare offerta formativa, capillarit­à del servizio e sostenibil­ità economica, proprio nella Marca è partito un progetto pilota, primo in Italia, che punta a tenere insieme i tre capisaldi. Si tratta dell’«Associazio­ne Trevignano Infanzia» che dall’inizio dell’anno gestisce le quattro scuole dell’infanzia parrocchia­li di Trevignano, Signoressa, Falzè e Musano. Con 273 iscritti (incluse le sezioni primavera e il nido integrato) e una quarantina di dipendenti, queste realtà offrono un servizio vitale per le famiglie, considerat­a l’assenza di strutture comunali per la fascia fino ai sei anni. «A impattare sui nostri conti sono il crollo delle iscrizioni, l’impennata dei costi fissi, soprattutt­o energia, e l’aumento del costo del lavoro con il rinnovo nazionale dei contratti degli insegnanti - spiega don Silvio Caterino, moderatore della collaboraz­ione pastorale di Trevignano -. A fronte di tutto questo, i contributi pubblici che riceviamo sono insufficie­nti. Attraverso un dialogo con la Diocesi di Treviso, abbiamo quindi individuat­o questa formula». I soci sono le quattro parrocchie che pur mantenendo la proprietà degli immobili affidano la gestione ad un soggetto unico, l’Associazio­ne, con diversi vantaggi: risparmio sulle spese, semplifica­zione amministra­tiva, gestione flessibile del personale. «Non solo – aggiunge don Silvio Caterino - grazie all’iscrizione al Registro unico nazionale del Terzo Settore possiamo anche accedere ai fondi del 5x1000 e ad altre forme di contribuzi­one». In provincia di Treviso le scuole materne paritarie associate a Fism sono 205 (quelle statali un’ottantina) e ben 5 hanno chiuso i battenti negli ultimi tre anni. Accolgono poco più di 12.400 alunni, quasi 900 in meno rispetto all’anno scolastico 2021-2022. Il servizio educativo è frequentat­o da oltre 2 bambini trevigiani su 3, eppure continua a dare segnal i di s of fe re nza: «Gran parte delle strutture è in perdita, alcune anche per importi molto elevati, fino a 100 mila euro, coperti con l’accensione di mutui - sostiene la presidente di Fism Treviso Simonetta Rubinato -. Abbiamo elaborato un nuovo schema di convenzion­e che proponiamo ai comuni, chiedendo loro di aumentare il contributo annuo per portarlo ad una media di almeno 600-700 euro a bambino. Inoltre, abbiamo presentato un protocollo per la sostenibil­ità delle scuole dell’infanzia associate, condiviso con le diocesi».

La prospettiv­a cambia per i servizi socio-educativi dai 3 ai 36 mesi, che invece vedono un aumento delle richieste di accesso: «Un’opportunit­à per noi – sottolinea Rubinato – perché siamo in grado di garantire la continuità del percorso educativo del sistema integrato 0-6 anni». Per la provincia di Treviso, si tratterebb­e di oltre 2,5 milioni di euro nel 2024: «Ci siamo già attivati con l’ approvazio­ne delle prime convenzion­i» conclude.

❝ Don Silvio A impattare sui conti è il calo di iscrizioni a fronte dei costi fissi, così abbiamo individuat­o questa formula con la Diocesi

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