Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cade installando una gru: morto un uomo di 66 anni
LONGARONE «Una terribile tragedia. Morire sul luogo di lavoro è inaccettabile. Siamo tutti sgomenti per quello che è accaduto». Commenta così il sindaco di Longarone Roberto Padrin, l’incidente sul lavoro avvenuto lunedì pomeriggio a Rivoli, nel Torinese, dove ha perso la vita Giovanni Corona, operaio di 66 anni originario di Longarone e residente a Belluno, dipendente della ditta Locagru di Torino. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Rivoli e dagli ispettori dello Spresal dell’Asl di Torino3, incaricati delle indagini, l’uomo stava installando una gru davanti al palazzo. Nell’edificio erano in corso dei lavori di efficientamento energetico e tutto sembrava scorrere regolarmente quando all’improvviso, per cause ancora da accertare, Corona è precipitato. Il volo di 27 metri non gli ha lasciato scampo anche se, incredibilmente, all’arrivo dei soccorsi il 66enne era ancora in vita. Corona, agonizzante ma non ancora deceduto, è stato quindi trasportato dall’ambulanza del 118 fino al pronto soccorso dell’ospedale di Rivoli dove però è morto poco dopo il suo arrivo: gli sforzi dei medici purtroppo si sono rivelati inutili. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di lunedì. Ieri, nel cantiere in cui lavorava Corona, nessuno ha voluto parlare e tutti erano sgomenti per la terribile situazione in cui si trovano a dover mandare avanti le operazioni di efficientamento energetico. È stata disposta l’autopsia e sono in corso le indagini per capire cosa sia successo. Una donna ha scattato una foto dell’uomo poco prima dello schianto: «Credevo fosse legato – dice una vicina di casa – lo vedevo in una posizione strana e poi purtroppo è caduto». Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, tuona: «La strage silenziosa non si ferma e tocca ancora una volta la nostra comunità bellunese. Alla tragedia si aggiunge il dramma di dover lavorare lontano dalla famiglia per poterla sostenere e di doverlo fare a 65 anni in un cantiere: questa è una follia. Chiediamo a gran voce alla politica e a tutte le istituzioni di fermare questa carneficina e di affrontare con misure adeguate quella che ormai è una vera e propria emergenza nazionale».