Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sotto una «crosta» spunta un quadro del Seicento

Sorpresa a Santa Caterina, si tratterebb­e di un’immagine di Sant’Egidio di Jusepe De Ribera

- Elena Dal Forno

TREVISO Un dipinto seicentesc­o scoperto per caso nella sagrestia della chiesa di Santa Maria Maggiore il cui restauro sarà presentato il 10 marzo.

E’ una storia che ha quasi del clamoroso quella raccontata ieri a margine della rassegna Pagine d’Organo 2024, il festival firmato dalla Fondazione Antiqua Vox.

Si tratterebb­e di un dipinto attribuito al pittore seicentesc­o Jusepe De Ribera (o Ribera), attivo nella prima metà del Seicento tra la Spagna e l’Italia che raffigura «Sant’Egidio». La storia del ritrovamen­to fortuito e del restauro la racconta direttamen­te Claudio De Nardo, direttore arti st i co della Fondazione.

«Circa dieci anni fa avevo invitato Franco Moro, esperto di arte, a visitare le chiese trevigiane e i loro organi – spiega

De Nardo -. Un giorno siamo entrati nella sacrestia della Basilica di Santa Maria Maggiore e il critico ha individuat­o questa tela, intitolata inizialmen­te a Sant’Onofrio. Era un’opera in condizioni di degrado, molto rovinata dal tempo e poco leggibile, ma Moro ha intuito che sotto poteva esserci qualcosa di importante. Da lì è partito tutto il lavoro di recupero che si è concluso da poco».

Il quadro è stato restaurato dalla parrocchia grazie all’interessam­ento anche finanziari­o della Fondazione Antiqua Vox e per mano della stessa esperta padovana Francesca Faleschini che ha restaurato la pala dell’Annunciazi­one del Tiziano, nel Duomo di Treviso. «Lo studio di Moro – prosegue De Nardo – afferma che è un Ribera o comunque di un suo discepolo. Poiché è ritratta anche il muso di una cerva lo abbiamo intitolato Sant’Egidio». La leggenda infatti narra che l’eremita Egidio, arrivato in Francia, poté nutrirsi con il latte di una cerva inviata da Dio. Il quadro restaurato sarà presentato il 10 marzo nella chiesa di Santa Maria Maggiore e sarà accompagna­to dagli interventi di Franco Moro, dal direttore dell’ufficio beni culturali della Diocesi di Treviso don Paolo Barbisan e dalla restauratr­ice Francesca Faleschini. La presentazi­one sarà seguita dal concerto dell’organo di Santa Caterina. L’appuntamen­to è compreso nel palinsesto del festival Pagine d’Organo che inizia domenica a Santa Caterina e terminerà il 5 aprile nella chiesa di Santa Bona.

Il 10 marzo Il dipinto restaurato da Faleschini sarà presentato il 10 Marzo a Santa Caterina

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