Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Salva una bimba, Conte premia un profugo della Serena

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TREVISO Quando ha visto una bambina di appena quattro anni scivolare in acqua non ha esitato neppure un istante. Senza preoccupar­si dell’acqua gelida e del poco che aveva nelle sue tasche si è tuffato nel Cagnan Grando, in zona Pescheria, salvando la bimba e perdendo il telefono e i documenti. Il gesto di Faris Mustapha Alhammamdh, 37enne originario dell’Egitto, risale alla fine di gennaio ma ieri mattina il sindaco di Treviso Mario Conte ha voluto consegnarg­li un attestato di riconoscim­ento. La bimba, figlia di una coppia di turisti, è subito corsa tra le braccia della mamma e la famiglia non si è fermata a ringraziar­e il salvatore. Ma se i diretti interessat­i si sono dileguati, ci ha pensato il

Comune a rendere omaggio a questo gesto di generosità e coraggio. «Un segno di gratitudin­e e ringraziam­ento per questo atto di grande coraggio, altruismo e rispetto della vita umana. Senza di lui parleremmo di una tragedia - ha commentato Conte - Mi hanno colpito le sue parole: ha detto che soccorrere la bimba, figlia di due turisti, è il minimo che si possa fare nel Paese che gli ha dato un tetto e una speranza. Mi ha colpito il suo atteggiame­nto rispettoso, umile e serio». Faris Mustapha, in Egitto, viveva in un villaggio al confine con la Libia (una zona peraltro molto difficile) e ha lasciato la moglie, tre bambini e tre bambine per cercare una vita migliore anche per loro. Attualment­e il 37enne è ospite della caserma

Serena e attende di potersi assicurare qui un futuro. «Il suo gesto avvicina le comunità - ha aggiunto il primo cittadino - Gli daremo una mano nel percorso di integrazio­ne che parte dalla conoscenza della lingua italiana e dalla possibilit­à di trovare un lavoro per arrivare al ricongiung­imento con la famiglia». Faris Mustapha è arrivato in Italia un anno fa a bordo di un pescherecc­io lungo dodici metri con altri 400 altri migranti, tra cui molti bambini, e si sta impegnando per imparare l’italiano. Ha già una preparazio­ne come muratore, cartongess­ista e pittore e spera di lavorare per qualche azienda della Marca. «Vuole un lavoro e ricongiung­ersi con la famiglia. Noi saremo qui». (Ni.Ro.)

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La premiazion­e Conte con il diploma dato a Faris

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