Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Incidenti nei cantieri ancora in aumento «Serve il reato di omicidio sul lavoro»
L’ira dei sindacati dopo la tragedia di Firenze. «La Marca maglia nera»
TREVISO Tante, troppe. Le morti sul lavoro non sembrano diminuire. Per questo lavoratori e rappresentanti sindacali ieri hanno incontrato i prefetti. L’ultimo episodio accaduto nel cantiere di Firenze, costato la vita a cinque operai e il ferimento di altri tre, tra cui il 51enne Cristinel Spataru, residente a Castelfranco, ha letteralmente scosso, per l’ennesima volta, le coscienze.
Il Veneto è la seconda regione italiana per infortuni sul lavoro e i numeri, anche a Treviso, sono impietosi. Nel 2023 sono state 16 le persone che hanno perso la vita in itinere o nel luogo di lavoro. Un +45% rispetto al 2022 e un +160% per i decessi registrati negli ambienti produttivi. Dati che fanno salire Treviso al 49 esimo posto della triste classifica italiana (era al 96esismo l’anno scorso) e che vedono maggiormente coinvolti i settori metalmeccanico (15%) ed edile (9%). Le fasce di età più colpite sono quelle tra i 45 e i 54 anni (24,5%) seguita da quella tra i 55 e i 64 e poi 34-44. I sindacati da tempo chiedono l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e di una sorta di patente a punti per le imprese. Insistono poi sull’introduzione del criterio della congruità nell’assegnazione degli appalti. Concetti di cui si sono fatti portavoce il segretario Uil Gianluca Fraioli e Mauro Visentin segretario della Cgil. «Sicurezza e norme devono essere rispettate – spiega Visentin - altrimenti accadranno fatti come quelli di Firenze sempre più spesso, dove non si sa di chi siano le responsabilità. La patente a punti dice che chi non rispettale regole deve venire sanzionato e non possa poi partecipare né allegare, né ad appalti o subappalti. Poi vogliamo il reato di omicidio sul lavoro per i responsabili, sennò qui pagano sempre le vittime e i loro familiari. La congruità degli appalti, infine, vuole dare modi e tempi di esecuzione dei lavori, che vanno rispettati, pena ulteriori sanzioni».
I sindacati hanno voluto portare le loro istanza in Prefettura chiedendo maggiori controlli sui fondi Pnrr che daranno impulso soprattutto ai cantieri edili. «Vanno fatte osservare le regole - conclude Visentin - Invece questo governo aumenta la precarietà e sgretola il sistema di appalti e la sicurezza».