Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Zaia lancia la Capitale della cultura «Sarà in sinergia con le Olimpiadi»
Il presidente all’audizione a Roma con Conte: «A Treviso c’è l’aeroporto delle Dolomiti»
TREVISO A sorpresa l’asso nella manica per giocare la partita del l a Capit a l e del l a c ul t ura 2026 è la vicinanza geografica con Cortina. O meglio: la concomitanza temporale con le Olimpiadi invernali che faranno da traino per il turismo.
«Una città come Treviso che ha undici sedi museali, dieci biblioteche, cinque teatri, sessanta grandi eventi e cinque premi letterari è già di per sé la capitale designata del turismo culturale» è intervenuto il presidente Luca Zaia a Roma davanti alla commissione del ministero dei Beni Culturali. Senza nulla togliere alle altre candidate (Agnone, Alba, Gaeta, L’Aquila, Latina, Lucera, Maratea, Rimini e l’unione dei comuni di Valdichiana Senese), Treviso «è il luogo giusto per far fare bella figura all’Italia» ha continuato Zaia ricordando che il capoluogo della Marca «è una piccola Atene, che in più garantisce certezza di investimenti e di progettazione, un’accessibilità e una fruibilità anche per i diversamente abili e che si può girare a piedi o in bicicletta senza nessun problema». Non solo. «Nello stesso anno con le Olimpiadi a Cortina potrà avere ancora più appeal e ampliare ancora di più la propria offerta» conclude il presidente. Prima di lui, ad alternarsi di fronte alla commissione romana sono stati gli altri membri della delegazione trevigiana a partire dal sindaco Mario Conte che ha dato inizio alla presentazione del dossier e risposto proprio alle domande sulle Olimpiadi. «Non c’è nessuno rischio sovrapposizione tra i due eventi – ha spiegato Conte – è un’enorme opportunità per tutto il territorio. A Treviso c ’è l’aeroporto che guarda le Dolomiti e se io fossi un americano sarei felicissimo di arrivare qui in aereo, godermi la Capitale italiana della cultura per qualche giorno e avere la possibilità di andarmi a vedere le gare. Inoltre saremo Capitale per 365 giorni, non solo durante il periodo delle Olimpiadi». Il dossier di 64 pagine infatti è ricco di eventi e progetti per tutto l’anno che prevedono il coinvolgimento di gran parte delle forze della città e della provincia, non solo quelle del mondo della cultura. La delegazione trevigiana a Roma contava oltre che l’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari e la sua omologa in Comune Maria Teresa
De Gregorio, anche il professor Fabrizio Panozzo in rappresentanza del sistema universitar i o, Marina Montedoro per l’Associazione delle Colline del Prosecco, Denise Archiutti per Confindustria Veneto Est, il direttore dei Musei Civici di Treviso Fabrizio Malachin, il diret
Il presidente Luca Zaia e il sindaco Mario Conte ieri a Roma hanno discusso il progetto di Treviso Capitale della Cultura davanti alla commissione del ministero dei Beni Culturali che dovrà scegliere la vincitrice tra dieci finaliste tore artistico della programmazione Treviso 2026 Giancarlo Marinelli e il coordinatore della Rete dei Festival Alberto Polita. Nel corso dell’audizione sono stati proiettati due video: il primo realizzato con il Gruppo Al c u n i i mpegnati in un viaggio emozionale nel territorio e il contributo finale con le testimonianze della comunità trevigiana e di alcuni personaggi noti come Adriano Panatta, Red Canzian e Mago Forest. «Con questo proget to Treviso risorgerà come città aperta, inclusiva, di grande respiro culturale internazionale - ha concluso Marinelli -. Così come Comisso racconta il rigermogliare della vita nel dopo guerra, noi davanti alle tragedie del mondo ci porremo come capitale umana che ridisegna sé stessa, tra terra e acqua»
La vicinanza Treviso potrebbe lavorare in sinergia con Cortina 2026 per fare da traino al turismo