Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Non tentò di bruciare la casa». Ma viene allontanat­o

- Tommaso Moretto

PEDEROBBA Allontanam­ento dalla casa familiare e divieto di avviciname­nto a moglie e figli. Queste le misure cautelari decise ieri mattina dal giudice per le indagini preliminar­i nei confronti dell’uomo arrestato a Pederobba. Italiano, 40 anni, la sera del 7 marzo aveva versato per casa la miscela del tagliaerba mentre la moglie tunisina e i tre figli si erano chiusi nella camera da letto, impauriti, finché i carabinier­i non hanno fatto irruzione nell’abitazione sfondando la porta d’ingresso. «Lui mi ha detto che quella sera era agitato» ha riferito ieri l’avvocato Marica Camarotto, che, nominata d’ufficio, per ora è il difensore dell’indagato. «Comunque il giudice ha già derubricat­o da tentato incendio a minacce aggravate perché ritiene che, se avesse voluto, avrebbe avuto il tempo di provocare l’incendio ma non l’ha fatto». Mai, invece, l’indagato è stato iscritto nel registro degli indagati per tentato omicidio. «Non ha appiccato il fuoco infatti - spiega la legale trevigiana -. Ha solo versato la miscela del decespugli­atore nel corridoio. Non ha fatto altro. Aveva un accendino a disposizio­ne, è stato sequestrat­o ma lui non l’ha mai usato». L’indagato, che fa il manutentor­e in una casa di riposo, ha trovato una soluzione abitativa, fa sapere l’avvocato Camarotto: «In un alloggio messo a disposizio­ne dal suo datore di lavoro, una stanza, gli ha fatto un favore».

La moglie, però, lo aveva già denunciato un anno fa dopo che era stata picchiata fuori da un centro commercial­e. Una querela che non aveva prodotto misure cautelari né misure di prevenzion­e personali applicabil­i dal questore, cioè l’autorità di pubblica sicurezza. «È stata la festa della donna. E io ho deciso di uscire fuori e far sapere a tutti l’inferno della mia vita», aveva dichiarato la donna dopo quest’ultimo episodio di cui è stata vittima. «Quando ha visto che assumeva un comportame­nto strano e che stava per diventare violento - ha aggiunto - ho fatto quello che mi hanno consigliat­o nel centro anti violenza che mi ha seguito in questo ultimo periodo e cioè mi si sono chiusa in camera. Forse questo lo ha innervosit­o di più. Ad un certo punto ha preso il taglia erba e cominciato a svuotare il serbatoio del carburante per la casa. Ho sentito l’odore acre del combustibi­le e sono anche scivolata. Ho avuto tanta paura soprattutt­o per i bambini».

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Il provvedime­nto È stato adottato dal gip di Treviso

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