Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Lo contattano sul web e poi lo rapinano Denunciati due studenti di 14 e 15 anni La vittima aveva messo in vendita on line un borsello, i due l’hanno attirato in una trappola
TREVISO L’appuntamento per la vendita di un borsello da uomo di marca, dopo un annuncio pubblicato on line, si era trasformato in una violenta rapina con pestaggio. L’episodio, risalente alla serata del 10 agosto dello scorso anno e avvenuto nel quartiere di San Liberale a Treviso, ha visto come protagonisti tre ragazzini, tutti studenti e tutti minorenni, a partire dalla vittima, un sedicenne.
Ma andiamo con ordine: il giovane è stato contattato on line da un quattordicenne di origini straniere che voleva acquistare l’oggetto che era stato messo in vendita ad un prezzo di 40 euro. All’appuntamento per concludere l’affare, in via Campania a Treviso, in una zona abbastanza defilata del quartiere, il giovane acquirente si è presentato con un amico di 15 anni. Con il pretesto di voler provare il borsello, il quattordicenne ha chiesto al venditore di poterlo indossare ed è in questo modo che si è concretizzata la rapina: il giovanissimo ha tentato di fuggire con il borsello a tracolla ma è stato subito bloccato dal sedicenne che ha cercato di trattenerlo. A quel punto i due compratori hanno scaraventato a terra il malcapitato, prendendolo a calci e pugni, per poi allontanarsi a piedi in tutta fretta, lasciando il sedicenne ferito a terra e abbandonando il borsello poco lontano, forse consapevoli di aver esagerato e di essersi cacciati nei guai. La vittima della rapina è quindi dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ ospedale Ca’ Foncello di Treviso dove i medici gli hanno dato una prognosi di sette giorni per le contusioni e le ferite riportate nel pestaggio. In ospedale, raggiunto dai genitori, il giovane ha poi contattato la polizia per denunciare l’accaduto. Dopo la denuncia, gli investigatori della squadra mobile di Treviso, coordinati dalla dirigente Immacolata Benvenuto,h annodato i lvi aall’ indagine che ha portato ad identificare prima il quattordicenne, rintracciato grazie al profilo social utilizzato per risponde re all’ annuncio del borsello. Poi anche al quindicenne a cui è stato dato un volto e un nome grazie alle telecamere divide o sorveglianza presenti nella zona. Purtroppo non è la prima volta che nel quartiere di San Liberale avvengono episodi di microcriminalità che vedono come protagonisti i giovanissimi: anche di recente sono stati segnalati piccoli furti e vandalismi, molto probabilmente a opera di un gruppo di ragazzi, ai mezzi impegnati nei lavori della posa della nuova rete dell’acquedotto. Tra la fine di novembre e metà dicembre dello scorso anno, sei ragazzi trai 15 e i 17 anni, trevigiani e stranieri di seconda generazione, avevano preso di mira le pensiline delle fermate dell’autobus della Mom lungo entrambi i lati di viale Europa, devastandone le vetrate a calci e pugni.
Il Comune, dopo gli attacchi ad un arredo urbano ancora nuovo (posizionato al termine dei recenti lavori per la pista ciclabile), aveva presentato denuncia alla Questura e grazie alle telecamere di video sorveglianza è stato possibile dare un nome ed un volto ai responsabili. Per tutti i baby vandali, al termine dell’indagine avviata anche in questo caso dalla squadra mobile, è scattata una denuncia alla Procura per i minori per danneggiamento aggravato.