Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Spari dei libici contro la Mare Jonio durante un soccorso» La nave della ong Mediterranea. Caccia: «Volevano colpirci, ma abbiamo salvato 58 persone»
«Prima hanno fatto di tutto per ostacolare i soccorsi e poi ci hanno sparato addosso, per fortuna non ci hanno colpiti, abbiamo portato in salvo 58 persone, tra cui una donna e dei minori, alcuni di loro stanno male, li sta visitando il nostro medico di bordo, ora attendiamo solo che ci dicano dove dovremo portarli». Danny Castiglione, trevigiano, capomissione della Mare Jonio, ieri pomeriggio ha dato l’allarme mentre si trovava a sud di Malt a . « St a va mo a i u t a ndo delle persone in una barca, lanciavamo i life-jacket - spiega - ho visto gli spari a un metro dal nostro gommone di soccorso, la gente disperata e terrorizzata si è lanciata in acqua, li abbiamo riportati in salvo». La nave della ong Mediterranea, guidata tra gli altri anche dai veneti Luca Casarini e Beppe Caccia, era partita la sera prima dal porto di Siracusa, a spiegare i dettagli di quello che è accaduto ieri è Beppe Caccia, che coordina le operazi oni a te r r a : «Prima delle 15 l’equipaggio della Mare Jonio aveva raccolto una segnalazione di Alarm phone che descriveva un’imbarcazione in difficoltà, il personale della nave ha segnalato alla Guardia costiera italiana e alle autorità maltesi che si sarebbe diretta a soccorrerli, un aereo maltese ci ha dato le coordinate, che sono state intercettate anche dalla cosiddetta guardia costiera libica, e quando i nostri sono arrivati sul posto sono stati attaccati, siamo riusciti a salvare 58 persone». Nessuno è rimasto ferito, ma non si esclude che ci siano dispersi, spiega Castiglione: «I libici avevano altri naufraghi sul ponte, alcuni si sono buttati in mare, li abbiamo soccorsi noi, ma non sappiamo se altri siano dispersi». Sui fatti è intervenuto anche il parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra Nicola Fratoianni: «E’ un comportamento criminale sparare nel Mediterraneo centrale contro navi ong che salva n o v i te , c re a n d o panico mentre è in corso un’operazione di salvataggio, mettendo a rischio l’esistenza di esseri umani, i ministri Piantedosi, Tajani e Crosetto li fermino subito, e poi vengano in Parlamento a spiegare quanto accaduto - continua il deputato - si impegnino af f i nché questi comportamenti da pirati non si ripetano, e decidano una buona volta di non finanziare più queste milizie pericolose, e la smettano di regalargli motovedette con cui sparano addosso alle persone».