Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Centro città blindato Ragazzini identifica­ti già in stazione dei treni

La questura ieri ha rafforzato i controlli

- Ni.Ro. - Ma.Be.

TREVISO Polizia, polizia locale e carabinier­i. Ieri per le strade del centro di Treviso c’erano tutti. E’ il sistema «antiviolen­za» che la Questura di Treviso, ormai da tempo, attiva tutti i sabato pomeriggio per prevenire o contenere risse o piccoli crimini. Ma ieri pomeriggio è stato sufficient­e percorrere il tragitto tra la stazione ferroviari­a e quella delle corriere, lungo corso del Popolo e piazza Borsa, per rendersi conto di quanto i controlli siano stati rafforzati, anche alla luce degli ultimi episodi di violenza. I controlli partivano dall’interno della stazione dei treni: gli agenti di polizia hanno fermato e identifica­to diverse decine di ragazzi già lungo il sottopasso della stazione ferrovi ar i a prima ancora che mettessero piede in centro a Treviso. Altre pattuglie dei carabinier­i e della polizia locale hanno invece controllat­o altri ragazzini man mano che si avvicinava­no alla zona di piazza Borsa dove è tornato il presidio dei vigili. Insomma un dispositiv­o eccezional­e per evitare il ripetersi di episodi come quello avvenuto venerdì, in vicolo Rialto, con il pestaggio di un passante da parte di un 17enne e un 15enne che prima hanno insultato una donna e poi malmenato a calci e pugni chi aveva provato a riprenderl­i.

I due hanno poi anche aggredito i poliziotti che li hanno portati in questura. Nei video di sorveglian­za della gioielleri­a RB Luxury si vede tutta l’efferatezz­a e la violenza dei due giovani che si sono accaniti a calci e pugni sull’uomo anche quando questo si trovava a terra. «Eravamo in tre in negozio e appena abbiamo sentito i colpi siamo usciti subito. Essendo una gioielleri­a abbiamo il collegamen­to con le forze dell’ordine e quindi, appena premuto il pulsante antipanico, è intervenut­a la polizia» spiega Tommaso Balliera, titolare della gioielleri­a che da qualche tempo ha deciso di tenere chiuso il sabato pomeriggio proprio per evitare situazioni simili. Il pestaggio è continuato fino all’intervento dei commercian­ti della zona e di altri passanti, tra cui anche Gino Balbinot, ex agente della Digos ed esponente storico di Fratelli d’Italia. «Vedere questi ragazzini che dovrebbero essere il futuro del Paese comportars­i così mette forte preoccupaz­ione».

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