Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Uberti ha messo in vendita la piazza» Ed è subito polemica sui manifesti del Pd
PAESE A meno di due mesi dalle Amministrative, che vedranno andare al voto anche il comune di Paese, la campagna elettorale entra nel vivo.
L’ultima trovata è quella del Partito Democratico cittadino che, per sostenere la candidata Giuliana Donadi contro un eventuale secondo mandato del sindaco uscente Katia Uberti, ha fatto comparire in paese curiose affissioni. Più simili ad un annuncio di vendita che ad un vero e proprio manifesto elettorale.
«Vendesi piazza del Paese, Paese. Prezzo euro 2.700.000. Info: Katia Uberti e Giunta.
L’ amministrazione comunale del Comune di Paese ha messo in vendita il parco piazza di Paese per trasformarlo in residenze private e fare cassa. Blocca la vendita, vota Pd» riportano ironicamente i cartelli che sono stati appesi un po’ ovunque e soprattutto in centro città.
Pronta la replica di Uberti, che definisce i messaggi «denigratori» e si dice pronta a passare alle vie legali e sporgere querela.
«Dai manifesti si evince che l’ amministrazione comunale sarebbe in procinto di cedere la piazza di Paese a una fantomatica società immobiliare. Nulla di più falso: mai alcuna nota, informazione o notizia è stata discussa, ed enfatizzo, mai discussa in giunta o in consiglio comunale».
Quindi aggiunge secca: «Mi duole pensare che i soldi spesi per veicolare informazioni false, calunnie e becere menzogne non siano stati invece investiti in una campagna elettorale leale e propositiva. Ma è del tutto evidente che, a chi mancano i programmi e le prospettive per il futuro del paese, rimane solo l’opportunità di screditare chi governa, arrancando anche con attacchi del tutto personali pur di spargere disinformazione e paure tra i residenti al fine di racimolare qualche voto» conclude la sindaca.
Alle critiche della sindaca ribatte la capogruppo Pd in consiglio comunale Anna Foffani che, documenti alla mano, rivendica la verità delle informazioni divulgate.
«La piazza è nel piano delle alienazioni, cioè tra i beni in vendita, per 2,7 milioni di euro come riportato nel piano delle alienazioni per il periodo 2024-2026» ricorda Foffani che sottolinea come questo modo di operare incontri la più ferma condanna delle minoranze.
«In consiglio comunale – prosegue l’esponente del centro sinistra – come forze di opposizione abbiamo sempre detto che siamo contrari a questo modo di operare, vendendo beni comunali come fatto già per le tre abitazioni che erano destinate alle emergenze abitative».
Il punto, secondo Foffani, è che la Piazza continua a figurare tra gli immobili in vendita: «Le aste precedenti non sono andate in porto ma se fosse andata diversamente? - provoca -. Se tra un anno arrivasse qualcuno che fosse interessato?». Insomma, per il Pd, si tratta di uno scenario inconcepibile.
«La Piazza deve restare pubblica!».