Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Migliaia in delirio per Depp «Tranquilli, sono sobrio»
Fan scatenati per Depp, apparso sul red carpet un po’ appesantito. Ironia sul drink: «Non è alcolico»
C’è la cronaca e c’è la leggenda. E poi c’è Johnny Depp, che è una categoria a parte, fuori concorso come il suo Black Mass. Sempre bello ed ancora dannato, a giudicare dalla febbre del venerdì sera misurata sul red carpet di Venezia 72, ma anche più che mai capace di confondere i confini tra realtà e immaginazione. Per dire: è vero che l’attore ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del film, dove tradizionalmente l’unica bevanda ammessa è l’acqua da versare rigorosamente nei bicchieri, tracannando una birra come se il caso non fosse suo (ed anzi vantandosene pure)? Altroché, era una Tennent’s in bottiglia, per la cronaca. Oppure: è possibile che il 52enne sia stato trovato all’alba in una calle del centro storico, con una parrucca bionda da donna in testa, visibilmente brillo dopo una notte di bagordi (c’è chi giura addirittura con Leonardo Di Caprio)? Chissà, magari anche no, ma di certo l’ex pirata dei Caraibi non fa nulla per contenere la sua immagine di adorabile maledetto, promettendo un weekend lagunare ad alto tasso di adrenalina.
Musica per le orecchie delle migliaia di ragazzine e ragazzini, ma anche mamme e pure qualche nonna, che per tutta la giornata (alcuni già da giovedì notte, coi bivacchi sull’asfalto) hanno intonato cori da stadio dedicati al loro idolo, assiepando ogni transenna posizionata attorno ai Palazzi del Cinema e del Casinò per twittare ed instagrammare, o anche semplicemente attendere e sognare, l’apparizione di colui che probabilmente sarà ricordato come il vero e unico divo dell’edizione 2015 della Mostra. «A quanto pare sono il solo in tutto il Lido a non aver ancora visto Johnny, ma mica per niente sono il presidente della Biennale», scherzava nel pomeriggio Paolo Baratta, quando il galà doveva ancora cominciare ma la Depp-mania era già abbondantemente dilagata. Vedere per credere alle 13.21, nell’istante in cui è approdato in darsena «Amore», il mitico taxi acqueo condotto da Sandro Greco ed abitualmente utilizzato anche da George Clooney. Vistosamente appesantito, vestito con un improbabile spezzato giacca verde-pantalone senape, spilla da balia al lobo destro e anelli sparsi su entrambe le mani, la star del Festival si è presentata davanti a 300 giornalisti ironizzando sul suo drink: «Non è tanto alcolico, tranquilli, so quello che dico».
Con quest’autodiagnosi di sobrietà, Depp si è quindi lasciato andare ad una serie di confidenze, in cui era inutile chiedersi se ci fosse o ci facesse. Per esempio sulla cattiveria del proprio personaggio: «Ho trovato il malvagio in me stesso molto tempo fa e l’ho accettato, siamo diventati amici ormai». Oppure sui fan accalcati da ore pur di vederlo: «Non mi piace quella parola, per me non sono persone fanatiche ma molto devote. Le considero i miei capi, perché sono loro a spendere il denaro e a mettere il cuore per vedere i miei film. Quindi grazie capi!». O ancora, rispondendo alla domanda di una cronista australiana, che gli chiedeva se avesse già portato i suoi cani a fare un giro in gondola: «Li ho uccisi e li ho mangiati, su ordine diretto di un grassone australiano». Che c’entrava? Niente, ma che c’entra? Niente, appunto, il personaggio è così, prendere o lasciare.
Sigaro acceso in una saletta del terzo piano, passerella per indecifrabili autografi all’imbarcadero. Poi la partenza per l’hotel Cipriani per un pranzo all’Oro Restaurant, qualche ora di riposo e di nuovo al Lido, questa volta in smoking con accanto la moglie Amber Heard (e a pochi passi la protagonista femminile Dakota Johnson). Ripetuti boati sul tappeto rosso, guardie del corpo impegnate a sollevarlo fisicamente per sottrarlo agli abbracci delle ammiratrici, applausi alla prima in sala Grande. In serata il ritorno alla Giudecca, per il party della produzione Warner Bros negli Antichi Granai della Repubblica, gli stessi scelti per la festa di nozze Clooney- Alamuddin. Cena per 200 selezionati ospiti con vista strepitosa su San Marco, allestimenti bianchi e argento, menù scelto all’ultimo fra due proposte dello chef Davide Bisetto. E lui? «Molto più tranquillo di anni fa», giura chi l’ha visto e ne ricorda le turbolenze passate. Oggi la signora Depp sarà sul red carpet per The Danish Girl, chissà se ci sarà anche il signor Johnny, adorabile mascalzone.