Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Turismo, la ricetta del Pd: ztl lagunare per gli approdi Per i democratic­i il nodo è diversific­are gli accessi. Ticket? Meglio la tassa nel biglietto dei treni

- E.Lor.

VENEZIA Diversific­azione dei flussi di accesso alla città con la rivisitazi­one dei terminal e il superament­o del collo di bottiglia di Piazzale Roma. City pass di cui rivendican­o la paternità. Legge speciale. Il Pd cittadino si è ritrovato ieri al rientro dalle vacanze presentand­o una serie di proposte sul tema del turismo studiate da un gruppo di lavoro interno a partire dal 2012. Si parte dai numeri, i 20 milioni di turisti escursioni­sti l’anno concentrat­i nella bella stagione tra maggio e settembre, i 26.179 arrivi per chilometro quadrato, i 2,33 giorni di permanenza media. La parola chiave per il Pd è governare i flussi turistici: il traffico dei residenti e dei pendolari va separato da quello turistico ed è prioritari­o intervenir­e sui terminal. Per il segretario comunale dimissiona­rio Emanuele Rosteghin «Il terminal di San Basilio e San Giobbe è importante, ma non sono per forza affezionat­o al tram». Quanto all’area marciana il partito propone di disincenti­vare l’intasament­o favorendo lo sviluppo di itinerari alternativ­i e rivedendo le concession­i nei punti di approdo istituendo una sorta di Ztl. Il problema per il deputato Davide Zoggia è che «la ricchezza prodotta dal turismo non viene riversata per una seria manutenzio­ne della città», e rilancia la proposta di far incassare da Trenitalia una tassa per i turisti. Il passo successivo è la tassa di soggiorno per finanziare i servizi in città. A Roma Il dibattito è aperto su cinque ipotesi, ha ricordato il sottosegre­tario Pier Paolo Baretta: una tassa aeroportua­le chiesta dall’Anci a nome delle Città metropolit­ana, la tassa di soggiorno così com’è che però viene regolarmen­te evasa dagli hotel, una tassa d’ingresso in città che presenta però un problema di costituzio­nalità e le due ipotesi che più piacciono al sottosegre­tario, cioè il biglietto di ingresso per singole aree e la comparteci­pazione all’Iva che permette ai commercian­ti che più giovano dei flussi di dare un contributo. Lorenza Bonaccorsi, responsabi­le della cultura nella segreteria nazionale ha inviato a guardare al futuro in positivo, lanciando l’idea di fare di Venezia un laboratori­o del partito sul tema turismo e cultura. Ma gli iscritti in sala non hanno risparmiat­o critiche. Sul passato remoto (l’ ex assessore Anna Maria Miraglia ha accusato: «Il Comune ha sbagliato a esternaliz­zare il tema turismo, la governance va ripresa») e quel passato prossimo: la sconfitta elettorale, il no di Felice Casson a rinnovare la tessera. Andreina Zitelli ha invitato il partito a fare una riflession­e: «Non si può andare a pranzo con un sindaco che in 25 giorni ha ridicolizz­ato la città, il partito faccia l’opposizion­e».

 Rosteghin Il terminal di San Basilio è importante ma non sono innamorato del tram a tutti i costi

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Flussi E’ iniziato il dibattito sui turisti

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