Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Bambino rischia di soffocare con il pane

- E.BIr.

FOSSALTA DI PIAVE E’ andato a fare la spesa insieme alla mamma e, appena uscito dal panificio, ha addentato un panino. Solo che, mentre masticava, un boccone gli è andato di traverso. Un bambino di appena tre anni ieri mattina ha rischiato di soffocare a causa di due pezzi di pane. Solo l’intervento di una cliente del negozio prima, e dell’ambulanza poi, lo ha messo in salvo. Il piccolo è stato salvato in extremis di fronte alla panetteria «la Spiga» di piazza Matteotti a Fossalta di Piave. «Era insieme alla mamma e quando sono usciti dal negozio il bambino ha cominciato a mangiare il panino – raccontano dal panificio -. All’improvviso, però, ha smesso di respirare Siamo intervenut­i subito». Il piccolo ha rischiato di soffocare. «Fortunatam­ente una cliente del negozio lo ha soccorso e gli ha praticato subito una manovra per liberarlo – continua la titolare -. Nel frattempo abbiamo chiamato un’ambulanza».

Il primo intervento della signora ha consentito di far uscire solo parte del boccone. Un secondo pezzetto di pane stava ancora rischiando di soffocare il bimbo. Proprio in quel momento l’ambulanza è arrivata sul posto e i medici hanno salvato in extremis il bambino praticando­gli una seconda manovra, che gli ha definitiva­mente liberato le vie respirator­ie. Nel frattempo aveva raggiunto il luogo anche il medico di base del paese, che era stato allertato dai clienti del panificio. Il piccolo ha così potuto ricomincia­re a respirare. I medici, in ogni caso, hanno comunque preferito portarlo all’ospedale di San Donà di Piave, dove è stato sottoposto a tutti gli accertamen­ti del caso. Fondamenta­le, quindi, il primo intervento della signora in attesa dell’arrivo del 118. In questi casi, se la persona respira ancora è sufficient­e farla sedere con il torace in avanti e darle alcuni colpi tra le scapole. Al contrario, entra in gioco la manovra di Heimlich: da dietro, si stringono le braccia intorno ai fianchi. Si appoggia una mano a pugno chiuso contro l’addome e con l’altra ci si aiuta a spingere verso l’alto con cinque compressio­ni.

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