Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Renzi chiede dati, numeri e dossier «Ora il lavoro continui a Roma»

Le reazioni alla visita del presidente. Prova Mose al Lido per i delegati dell’Onu

- VENEZIA G.B.- Mo.Zi.

Venezia chiede al governo strumenti straordina­ri per far fronte alle esigenze della città, come è stato dal 1973 con la Legge speciale.

Il premier Renzi al campus universita­rio di San Giobbe ha promesso che il governo farà la sua parte per aiutare la città

Due ore dopo a Ca’ Farsetti il sindaco gli ha presentato il dossier su costi e spese

Vogliono crederci tutti. Venezia non è mai riuscita a convincere il governo a sostenerla ma ora che il premier è stato in città e ne ha toccato con mano i problemi, non c’è politico che non speri in un cambio di rotta. «Sono sbalordito dalla grande attenzione mostrata nei confronti di Venezia da Renzi grazie al sindaco Brugnaro: per un’ora siamo riusciti a spiegargli la città e i suoi problemi e lui ha spesso chiesto dati, numeri e informazio­ni per approfondi­re; grande attenzione, senza nessuna facile promessa», ammette l’assessore al Bilancio di Forza Italia Michele Zuin. Che venerdì, due ore dopo l’incontro insieme al sindaco Brugnaro col premier Renzi, ha partecipat­o alla reunion di Forza Italia all’ambasciato­ri di Mestre col deputato Renato Brunetta,che nelle ultime 48 ore ha iniziato a suonare la carica contro il premier perché Forza Italia ha un differenzi­ale politico e quel differenzi­ale equivale a punti percentual­i di elettorato moderato che il partito di Silvio Berlusconi ha perso. «I ruoli bisogna saperli usare – puntualizz­a Zuin - E nel momento istituzion­ale, si indossa il ruolo istituzion­ale. Posso condivider­e le critiche generali al governo ma se rappresent­o la mia città non posso fare lo sterile e, mi si passi il termine, l’incazzoso». Zuin a Ca’ Farsetti ha portato dati, numeri, serie storiche, ha risposto alle curiosità di Renzi mentre Brugnaro spiegava che la città non ce la fa più. «I dati politici?In tre mesi il sindaco Brugnaro grazie alla sua grinta è riuscito a portare Venezia sulla ribalta internazio­nale – dice - E Renzi , giovane e veloce, ha compreso al volo i problemi». Forza Italia ma anche Pd, Lista Casson e Ncd vogliono credere alla promessa di Renzi che «il governo è pronto a fare la sua parte». «L’arrivo del premier è dimostrazi­one che il centrosini­stra fa sul serio quando si parla di tutela di Venezia dice Emanuele Rosteghin, segretario comunale del Pd - Siamo opposizion­e in Comune ma i nostri onorevoli lavorano per il bene della città. Ora bisogna continuare il lavoro a Roma. E il sindaco inizi un dialogo costruttiv­o con consiglio e municipali­tà», sottolinea, parlando di una strada a due corsie. «Guardiamo avanti — aggiunge il capogruppo Andrea Ferrazzi —per evitare di trasformar­e l’opposizion­e di oggi in minoranza permanente di domani».Se Venezia riuscisse davvero a ottenere qualcosa, sarebbe un grande segnale: la pensa così Roberto Ferrara, coordinato­re veneziano di FI. «Comprendo la difficoltà di darci aiuti ma la specificit­à di Venezia va riconosciu­ta - dice - Bisogna alzare la guardia su Roma». Che sia necessario vigilare perché le promesse di Renzi si traducano in fatti lo pensano tutti i politici veneziani. Ma anche il Comune deve fare la sua parte. «Brugnaro faccia proposte e presenti un piano di rientro», spiega Nicola Pellicani, capogruppo della Lista Casson, i cui rapporti con il sindaco sono sempre scoppietta­nti e polemici. «Mi ha fatto specie vedere un premier di centrosini­stra in Comune senza che ci fossero rappresent­anti del suo stesso schieramen­to – nota - come sempre, Brugnaro è autorefere­nziale». Però su di un punto è d’accordo con Mario Dalla Tor, senatore Ncd, che dice: «Serve un piano di risanament­o di Venezia. E servono azioni coordinate per tutti Comuni della Città Metropolit­ana». Se qualcosa dalla cena al Ducale è cambiato, è il livello di consapevol­ezza nazionale e internazio­nale: «Non si può più far finta che il tema Venezia non esista – riflette il presidente dell’Autorità Portuale Paolo Costa - E’ stato sollevato di fronte al mondo e le soluzioni adottate dalla città non sono passate in secondo piano». Tra tutte, svetta il Mose. Ieri mattina 48 degli ambasciato­ri Onu presenti alla cena di Palazzo Ducale hanno visitato la barriera di Treporti funzionant­e e la sala di regia sottomarin­a. «È una visita che lascia a bocca aperta – commenta il commissari­o del Consorzio Venezia Nuova Luigi Magistro - Ed è grandissim­o l’interesse internazio­nale per come Venezia riuscirà a tutelarsi attraverso le dighe mobili».

Mancano giusto 221 milioni di finanziame­nto per le opere di adeguament­o e rinaturali­zzazione nella prossima Legge di Stabilità.

 Zuin (FI) Qui il governo ha capito al volo i temi

 Pellicani Nessuno del centrosini­stra: un errore

 ??  ?? La vista Il sindaco Brugnaro ha fatto affacciare il premier Renzi al balcone di Ca’ Farsetti che guarda il Canal Grande e il ponte di Rialto in restauro mentre gli spiegava delle difficoltà a mantenere la città con fondi ordinari
La vista Il sindaco Brugnaro ha fatto affacciare il premier Renzi al balcone di Ca’ Farsetti che guarda il Canal Grande e il ponte di Rialto in restauro mentre gli spiegava delle difficoltà a mantenere la città con fondi ordinari

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