Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Quegli alloggi nati dalla città solidale per giovani coppie, separati e disabili A giugno apre il Don Vecchi 6: «Perché politici e industriali non ci seguono?»
amministrazione a sacrificare la solidarietà a favore di altre realtà meno nobili e meno urgenti», insiste il sacerdote. La sua preoccupazione adesso però è che le persone che potrebbero fruire della nuova struttura vengano a conoscenza dell’opportunità e ritirino le domande per accedere al centro numero sei. La segreteria è quella del «Don Vecchi» di Carpenedo in via dei 300 Campi (aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 - telefono 041.5353000). Nessun contratto (a parte quello per le persone disabili) sarà a tempo indeterminato, il Don Vecchi 6 servirà per superare le momentanee criticità economiche ed abitative. Gli alloggi destinati alle giovani coppie, alle madri e ai padri separati vengono assegnati per un massimo di quattro anni, mentre per i lavoratori stagionali il periodo si riduce a nove mesi, ancora minore per i familiari che assistono i loro cari degenti negli ospedali di Mestre. La nuova struttura si trova agli Arzeroni, a qualche centinaia di metri proprio dall’ospedale dell’Angelo. «Sono convinto che se aiutassimo di più le persone a superare quella “angoscia esistenziale” che impedisce a leggere con sano realismo lo svolgersi della vita, sarebbero infinitamente di più le opere assistenziali alle quali poter dar vita», riflette don Trevisol. Un appello, da una parte, un atto di accusa dall’altra a politici, industriali e sindacati.
Don Trevisiol Aiutare le persone a superare le angosce della vita