Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Pilota aggredito sul vaporetto Actv «Telecamere a bordo, agenti ai pontili»
Scalabrin: valuteremo. Tanti lavoratori a scuola di autodifesa. La Cgil: episodi quotidiani
Dieci giorni di prognosi, ma soprattutto lo choc. Il pilota Actv che nella notte tra mercoledì e giovedì a bordo di un mezzo della linea N all’imbarcadero della Palanca è stato aggredito da tre persone, un giovane con il padre e la madre, ieri ha sporto denuncia ai Carabinieri. «È molto provato», racconta chi gli ha parlato. Ha un occhio nero e il volto gonfio. Ma l’episodio di violenza solleva nuovamente il dibattito sulle telecamere nei mezzi, chieste a gran voce dai sindacati. «Le telecamere ci sono nei pontili e nei bus, valuteremo se installarle nei vaporetti», dice il presidente di Acvt Luca Scalabrin.
Secondo la versione del pilota, era passata da poco mezzanotte e mezza quando alla Palanca sono salite tre persone. Il più giovane si è precipitato nella cabina di comando alterato perché, sosteneva, il vaporetto in direzione opposta sarebbe partito in anticipo lasciandoli a terra. L’uomo voleva conoscere il nome del comandante di quel mezzo: non ne ha voluto sapere di compilare il registro delle segnalazioni di bordo, ma si è lanciato contro il pilota sferrandogli pugni al volto. Il pilota a quel punto ha tentato di chiudere la porta, telefonando alla centrale per segnalare l’aggressione. Invano il marinaio e un passeggero hanno cercato di intervenire per placare gli animi, tanto che il pilota è fuggito sul pontile chiamando aiuto. Sono intervenuti i Carabinieri e il Suem 118 ed è arrivato un vaporetto sostitutivo. Il pilota è stato accompagnato al pronto soccorso. Gli aggressori sono tutti veneziani.
Quello di due notti fa è solo l’ultima di una serie di aggressioni al personale dell’azienda dei trasporti. Tanto che le rappresentanze sindacali dei lavoratori Actv con una nota ieri hanno chiesto all’azienda le telecamere e di costituirsi parte civile. «Non possiamo farlo per qualsiasi aggressione, va valutato caso per caso, noi forniamo assistenza legale gratuita ai lavoratori che sporgono denuncia – spiega il presidente di Actv Luca Scalabrin – l’escalation di episodi di violenza è un fenomeno culturale e di pubblica sicurezza. Abbiamo insegnato ai lavoratori codici di comportamento per scongiurare la violenza e qualcuno è andato a lezione di difesa personale». Tra l’altro Actv ha anche aperto un canale privilegiato per le segnalazioni alle forze dell’ordine. «Quando chiamiamo arrivano all’istante», conclude Scalabrin. Giampietro Antonini, sindacalista Usb, chiede la presenza delle forze dell’ordine nei pontili principali come deterrente. «L’azienda taglia i servizi e la gente aggredisce noi», sbotta Antonini. Mentre Luigi Bognolo, Rsu e sindacalista Cgil, spiega che «le aggressioni sono quotidiane, soprattutto nei bus e per i controllori, ora iniziano a vedersi casi violenti anche nei settore navigazione».
Ferito Il pilota ha avuto 10 giorni di prognosi