Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Scuole, via al piano di emergenza Zaccariotto: situazione vergognosa
L’assessore convoca un tavolo con tutti gli enti competenti. Stanziati 3 milioni
Finestre rotte, infiltrazioni, muffa sulle pareti o nei bagni. «La situazione è vergognosa, negli ultimi dieci anni sono mancati tutti quegli interventi necessari per garantire la manutenzione», dice l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto. Anche perché si sta parlando di scuole dove ogni giorno entrano migliaia di bambini e ragazzini.
Il Comune ha la gestione di 149 istituti — due terzi in terraferma — e una ventina di asili. L’assessore le sta controllando tutte, smartphone alla mano immortala le situazioni più critiche, anche quelle che non si dovrebbero vedere come dove sarebbe meglio non entrare. «Abbiamo pochi fondi, stiamo intervenendo sulle priorità, perché ci sarebbero lavori da fare per svariati milioni», precisa.
La stima è in corso d’opera, ma resterà nel libro dei sogni. E’ sufficiente scorrere le risorse disponibili per il 2017: un milione e trecento mila per centro storico e isole, un milione e 400 mila in terraferma dove gli interventi sono maggiori, anche per la presenza del doppio degli edifici. Senza considerare che sono una quarantina le scuole che hanno in scadenza o non hanno ancora il certificato prevenzione incendio (Cpi). Significa individuare le via di fuga, rifare gli impianti, mettere a norma i sistemi interni. «Stiamo procedendo istituto per istituto, progettando interventi per stralci, per mettere in condizione le scuole di chiamarsi tali», sottolinea Zaccariotto. Grazie a un ribasso d’asta il Comune ha recuperato altri 260 mila euro che saranno impiegati per la manutenzioni straordinarie ma anche per riunire l’asilo e la scuola d’infanzia alla Vecellio di Mestre nella sua sede di parco Ponci. «Nonostante i pochi fondi a disposizione abbiamo fatti grossi lavori, investire nella scuola è fondamentale — spiega l’assessore — Il sindaco si è impegnato a trovare nuovi finanziamenti per poter programmare interventi maggiori e mettere in sicurezza tutti gli edifici».
Il taglio dei fondi alla Legge speciale infatti ha colpito anche qui, negli ultimi due anni Ca’ Farsetti ha investito 2,5 milioni tra centro storico e isole, e due milioni in terraferma: interventi puntuali su infissi, pavimenti, murature, tetti senza comunque riuscire a «svecchiare» aule e corridoi. Gli operai sono dovuti intervenire anche sulle facciate del centro storico dove erano pericolanti elementi lapidei, o nelle palestre e in giardini dove il rischio per i ragazzi era diventato eccessivo.
E la lista è ancora lunga, l’assessore Zaccariotto ce l’ha sul tavolo del suo ufficio a Ca’ Farsetti: intervento e foto della situazione per ricordare quanto sia urgente agire tra infiltrazioni, impermeabilizzazioni e finestre.
Il problema è anche quello di mettere insieme tutti i soggetti competenti, perché non è solo il Comune che ha il compito di occuparsene. «La pulizia, ad esempio, ho notato che in alcune scuole scarseggia — dice l’assessore — In altre le tende sono strappate... Voglio promuovere un tavolo per evidenziare ruoli e competenze, ed agire presto».
Assessore Le scuole devono potersi chiamare tali