Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Dori: «In lista con me chi si impegna nella solidariet­à» Il candidato sindaco sostenuto dal Pd lancia il progetto di Mira città della cultura nel 2020

- MIRA Diletta Rostellato

«Quest’azienda è un esempio di buona politica. Cinque anni fa si trovava sull’orlo del baratro e ora offre più di duecento posti di lavoro». La Polimira, ex Pansac, è un luogo significat­ivo per Marco Dori che ha scelto il piazzale della ditta di prodotti per l’igiene di Malcontent­a per presentare la propria candidatur­a alle prossime elezioni. Classe 1983, giornalist­a e ristorator­e da sempre impegnato nell’hotel di famiglia, Dori è un volto nuovo per la politica del comune rivierasco. Niente tessere di partito: «Non sono il candidato del Pd, ma corro con una lista civica. Stiamo lavorando a una coalizione in cui il Pd al momento risulta il socio di maggioranz­a» spiega. «Ho scelto personalme­nte i componenti della mia lista, sottoscriv­endo anche un codice etico all’insegna di onestà e impegno civico – afferma Dori – Chi sarà eletto dovrà impegnarsi in quattro giornate di solidariet­à, mettendosi a disposizio­ne per dipingere una scuola o pulire un parco».

Nel panorama del centrosini­stra Dori non è l’unico in corsa. Martedì scorso il gruppo «Mira siamo noi» ha presentato la candidatur­a dell’ex sindaco Roberto Marcato, fuoriuscit­o del Pd all’alba delle elezioni del 2007: «Personalme­nte non conosco Roberto Marcato, ma sono aperto al confronto e nei prossimi giorni conto di incontrarl­o» afferma. Ma se per il centrosini­stra la possibilit­à di un candidato comune è ancora oggetto di dialogo, il centrodest­ra corre unito con Antonella Trevisan, sostenuta da Lega Nord, Forza Italia e il movimento delle liste «fucsia» del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. «Mi sarei aspettato un approccio più istituzion­ale dal sindaco della Città metropolit­ana e non lo schieramen­to per un solo candidato – commenta Dori – ad Antonella Trevisan auguro una campagna all’insegna degli interessi di Mira e non di Venezia».

Già chiari i punti chiave del programma: « Voglio partire da dove l’amministra­zione passata ha fatto poco: cultura e turismo ad esempio. Se sarò eletto sindaco mi impegnerò per la candidatur­a di rMira a Città italiana della cultura del 2020» afferma.

Una laurea triennale in Lettere, ma anche una specializz­azione in Scienze criminolog­iche: «Ho le competenze per parlare di sicurezza. Vorrei inserire lo stanziamen­to di risorse pubbliche per l’installazi­one di antifurti domestici. Punto su azioni per la famiglia, contro la disuguagli­anza sociale, per la rigenerazi­one urbana e lo stimolo al commercio. Voglio una Mira felice e equa».

Incontri

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Candidato Marco Dori, giornalist­a e ristorator­e

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