Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Tentato omicidio per una ragazza Aggressione in centro a Jesolo
I carabinieri arrestano due ragazzi. La vittima operato d'urgenza
Non gli hanno neanche lasciato il tempo di difendersi. Mentre scambiavano due parole con lui, lo hanno colto di sorpresa, frantumandogli due bicchieri di vetro all’altezza della gola. Ci è mancato poco che uno dei frammenti intaccasse l’arteria giugulare di un 27enne croato, salvato in extremis dai medici.
Il giovane è stato ferito sabato sera in via Bafile a Jesolo da due ragazzi albanesi di 18 e 19 anni che subito dopo l’aggressione hanno chiamato un taxi e se ne sono andati via tranquillamente. Entrambi sono stati arrestati poco dopo per tentato omicidio. Alla base della rissa, stando alle prime indagini, ci sarebbe una ragazza contesa che comunque non sarebbe stata presente quella sera di fronte al pub «John Martin’s». Secondo i carabinieri che indagano sulla vicenda, uno dei due aggressori non accettava che potesse frequentare la vittima. Su questo le indagini sono ancora in pieno sviluppo. Al contrario la dinamica è chiarissima: intorno alle 22.30 i due ragazzi, O.I., di San Donà e A.A., senza fissa dimora, avrebbero notato il «rivale», che vive a Carbonera, nel Trevigiano, all’esterno del locale. Tra i tre non c’è stata alcuna lite, perché la coppia si è avvicinata alla vittima traendola in inganno, con l’intenzione di colpirla. I due hanno ferito il rivale con due bicchieri, colpendolo talmente forte, appena al di sotto dell’orecchio, da romperli. Il risultato è stato una ferita molto lunga e profonda che gli ha fatto perdere molto sangue. Il 27enne è stato raggiunto da un’ambulanza che lo ha portato al pronto soccorso di Jesolo. Qui i medici, dopo un primo esame, hanno deciso di trasferirlo all’ospedale di San Donà, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico che gli ha salvato la vita. La coppia di aggressori, infatti, dopo averlo lasciato in un lago di sangue ha chiamato un taxi e si è dileguata. È proprio dal tassista che i militari della compagnia di San Donà, guidati dal capitano Dario Russo, sono partiti per cercarli.