Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mamme «ribelli» contro il Comune ma vengono penalizzate le maestre
Miranese e 14 di Chioggia. Dal concorso bandito emergeranno le graduatorie che saranno utilizzate nell’immediato, e in futuro, per l’assunzione di nuovo personale infermieristico. E per il 2018 i pensionamenti in arrivo non saranno
Mamme «ribelli» contro il Comune non votano la customers’ satisfaction delle maestre e le educatrici si trovano senza i punti necessari per accedere alla produttività. Se le insegnanti si troveranno ampiamente sotto il punteggio minimo potrebbero rischiare il licenziamento. E’ successo in tre nidi, ora una decina di educatrici potrebbero perdere 200 euro l’una. «Nasce tutto da una protesta pochi. «Contiamo di superare le trecento assunzioni entro quella data — spiega Schiavon— la graduatoria degli idonei scorrerà velocemente. I ragazzi che hanno partecipato penso torneranno a San Donà nei prossimi giorni». Anche a delle mamme contro il Comune – spiega Mario Ragno della Uil – si sono opposte a questo sistema evitando di compilare il questionario. Solo che in questo modo le maestre sono scivolate nell’ultimo gradino della produttività». Una scelta che in realtà danneggia le educatrici che tra valutazione individuale e customer’s non raggiungono il «voto» minimo per accedere al premio. (a.d’e.) San Donà infatti è stato indetto un concorso per personale infermieristico che si terrà nei primi giorni di aprile, in quel caso solo per l’Usl sandonatese. La prova di ieri era solo il primo passo, tra i seimila partecipanti verranno selezionati 1200 infermieri che parteciperanno nei prossimi mesi alla prova pratica e poi all’orale. «Questo concorso è la manna dal cielo — dice Dario De Rossi infermiere della Cisl — siamo abbastanza sotto organico, sono stati assunti di recente molte persone a tempo determinato, circa una quarantina, ma con questo concorso potremmo stabilizzare i posti, la stabilità nel nostro lavoro è fondamentale sia per la gestione dei pazienti che del turn over».
«La riapertura dei concorsi per il tempo indeterminato è un buonissimo segnale — aggiunge presidente veneziano dell’Ipasvi – l’unione delle tre Usl ha aperto ora più possibilità di assunzioni di quanto ci aspettassimo».