Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Caner contro la presidente Pea «Per limitare gli affitti turistici si deve rivolgere al governo»

- di Gloria Bertasi

«Presidente Pea, non deve chiedere a me di intervenir­e ma allo Stato, la Regione sulle locazioni turistiche ha le armi spuntate: non possiamo introdurre limiti». L’assessore regionale al Turismo Federico Caner mette una pietra tombale sulla mozione fucsia, con primo firmatario Giorgia Pea, presidente della commission­e Cultura, che chiede a Palazzo Balbi di modificare la legge sul Turismo del 2013 introducen­do limiti alle cosiddette unità abitative, ossia all’affitto di appartamen­ti ai visitatori della città e non ai veneziani.

«Il codice civile dice che chi possiede una casa può locarla a chiunque ma noi nel rivedere le norme sul turismo abbiano introdotto vincoli che non esistono su scala nazionale – sottolinea Caner - abbiamo imposto l’anagrafe dei locatari che tiene il conto delle strutture presenti nel territorio, fa emergere l’abusivismo e obbliga a pagare tassa di soggiorno e, in generale, le imposte. Di più non possiamo fare». A Venezia, il boom dell’extra-alberghier­o ha sottratto, e continua a sottrarre, abitazioni ai residenti e quando nel 2013 la Regione ha introdotto la categoria delle unità abitative turi-

 L’assessore La nostra legge ha imposto l’anagrafe regionale dei locatari

stiche, attivabili con la sola comunicazi­one in Città metropolit­ana dell’inizio attività e senza bisogno di cambio di destinazio­ne d’uso da residenzia­le a ricettivo, Ca’ Farsetti è salita sulle barricate. All’epoca però, la Regione tirò dritto, nonostante le proteste e gli appelli del Comune.

Ora ci riprova l’amministra­zione fucsia con una mozione che dà mandato al sindaco di presentare una delibera in Regione (le norme consentono ai Comuni di proporre delibere a Palazzo Ferro Fini) che modifica l’articolo 23 della legge sul Turismo introducen­do limiti

 Sanzioni Grazie a noi le verifiche via internet in tribunale valgono per gli abusi

alle locazioni turistiche sulla base della specificit­à veneziana. Le richieste del Comune, però, resteranno, ancora una volta, lettera morta. «Noi siamo alleati delle nostre città d’arte, Verona e Venezia, dove le affittanze turistiche sono un problema – continua – ma il referente a cui rivolgersi è lo Stato, in conferenza Stato-Regioni ho sollevato mille volte il problema, ho anche chiesto un intervento nazionale su Airbnb ma finora non ci sono state risposte, senza un’azione del governo, che sia di introdurre limiti agli affitti turistici o investire nelle case pubbliche, le città d’arte rischiano di rimanere senza abitanti».

A riprova che Palazzo Balbi è a fianco, e non contro, dei due fiori all’occhiello del Veneto per turismo, Venezia e Verona, che da sole richiamano 43 milioni di visitatori ogni anno, Caner ricorda il provvedime­nto che ha modificato le regole sui controlli via internet. «Nel documento finanziari­o abbiamo introdotto che gli accertamen­ti informatic­i sul ricettivo valgono come atto di accertamen­to in tribunale, prima non era così e se Guardia di finanza o polizia municipale trovavano annunci online riferiti a strutture irregolari non valevano come prova dell’abuso». Venezia, probabilme­nte, proverà comunque la strada della modifica della legge regionale sul turismo ma la delibera riceverà parere negativo.

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Turismo L’assessore regionale al turismo, il leghista Federico Caner (foto Vision)

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