Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

In due mesi 219 multe ma Argos non frena i taxi e i granturism­o

Moto ondoso, polemiche dopo l’incidente al dragon boat

- VENEZIA

Lunedì è toccato a una ventina di ragazzi che vogavano in un dragon boat: alle Fondamente Nuove la barca si è rovesciata per le onde provocate da un’ambulanza e da un taxi. Non è successo nulla, solo un po’ di spavento per qualcuno e un bagno fuori stagione. Ma i problemi con il moto ondoso per chi va a remi o a vela nelle barche più piccole fanno parte del quotidiano ormai da anni con continue denunce da parte delle società remiere. Ci sono canali come quello della Giudecca, i canali attorno alla Certosa e quello delle Fondamente Nuove che in certe giornate più che tratti di laguna diventano tratti di mare in tempesta. E da qui nasce la proposta del Comitato Arsenale di Pierandrea Gagliardi di utilizzare per questo tipo di attività il più tranquillo bacini dell’Arsenale. Scrive Gagliardi: «A 500 metri dalle Fondamente Nuove c’è il Bacino Grande dell’Arsenale, uno specchio d’acqua protetto, enorme e abbandonat­o che è il luogo ideale per l’insegnamen­to della voga alla veneta per tutti i giovani della città». «Assurdità veneziane», commenta il portavoce. Eppure la battaglia dei vigili urbani contro il moto ondoso è quotidiana. Nei primi due mesi di quest’anno sono già state accertate 219 violazioni dei limiti di velocità. I canali in cui sono state riscontrat­e più violazioni tra gennaio e febbraio sono rio Novo (93), seguito da quella che da più di qualcuno viene ormai chiamata autostrada, ovvero il canale di Tessera (72) e dal canale degli Angeli a Murano (19). Solo una violazione riscontrat­a invece nella zona dove si sono rovesciati i ragazzi del dragon boat, il canale delle Fondamente Nuove e delle

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy