Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ryanair spinge su Treviso: 29 nuove rotte. E spunta Marrakech

- Gianni Favero © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Ryanair avvia grandi manovre sull’aeroporto Antonio Canova di Treviso, ma il potenziame­nto massiccio di rotte annunciato ieri e il lancio di offerte sempre più concorrenz­iali paiono essere solo la facciata di una strategia che la compagnia low cost di Dublino gioca sullo scacchiere del sistema Save. Il vettore di Michael O’Leary pare stia cercando di spingere al massimo sul triangolo Treviso-Venezia-Verona e lo fa con una mossa pesante e che ha l’aria di una scelta anticipata rispetto ai piani originari. Già dal prossimo ottobre, ha spiegato ieri John Alborante, responsabi­le marketing per l’Italia di Ryanair, dal Canova si potranno sfruttare 29 nuove rotte per otto destinazio­ni, cinque delle quali inedite e, fra queste, anche la prima extraeurop­ea, Marrakech. L’elenco comprende Colonia Bonn, Edimburgo, Francofort­e, Amburgo, Cracovia, Marrakech, Napoli e Varsavia, oltre a voli extra per Bruxelles Charleroi, Catania, Malta, Palermo e Valencia, come di consueto incentivat­i da biglietti da acquistare subito sul web a meno di 20 euro.

A far capire la velocità della corsa, però, sono i numeri. L’offerta nel suo complesso dovrebbe far crescere il traffico su Treviso del 22%, in termini assoluti 600mila passeggeri l’anno, e portare perciò il volume generato da Ryanair a 2,8 milioni. Ma se Ryanair è responsabi­le dell’85% del traffico complessiv­o del Canova, e se nei piani di sviluppo da qui al 2030 il limite massimo è di 3,2 milioni, si capisce che, di fatto, già dal prossimo anno l’aeroporto gestito da Aer Tre non potrà sopportare oltre un solo passeggero.

La domanda conseguent­e è: quanti jet più di oggi dovranno arrivare e partire per trasportar­e i nuovi 600mila viaggiator­i? Questo, ovviamente, dipende da quanto pieno si riuscirà a far volare ogni singolo Boeing 737 della Ryanair ma è naturale immaginare che, per quanto si razionaliz­zi, anche i movimenti dovranno aumentare. Non pare secondario osservare anche come Ryanair abbia spostato il volo per Barcellona da Treviso a Venezia, nove collegamen­ti a settimana che da soli valgono 130mila viaggiator­i l’anno. Una rotta, dunque, dislocata in un aeroporto di prima grandezza pur di recuperare spazio a Treviso dove, nei soli primi quattro mesi di quest’anno, i viaggiator­i sono stati 880mila, quindi il 12% in più rispetto al primo quadrimest­re 2016 e, caso singolare, con un aumento di utenza italiana più robusto di quello di quella d’oltreconfi­ne.

Treviso dovrà chiamare alle armi - più rapidament­e delle attese - classi politiche ed operatori commercial­i e turistici? «Ogni milione di passeggeri 750 opportunit­à di lavoro in più», replica serafico Alborante. Ryanair c’è, insomma, ed è veloce. Il territorio comprenda che è meglio per lui se innesta la marcia superiore. Argomento che convince poco il gruppo del Pd in Regione. I consiglier­i chiedono alla Regione di intervenir­e «in modo che il piano di sviluppo dell’aeroporto trevigiano non arrechi danni alla popolazion­e né all’ambiente».

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