Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ciclista travolto, il pirata della strada si costituisc­e

Vicenza, è un sessantenn­e incensurat­o di Marostica. Oggi l’autopsia sulla vittima

- Benedetta Centin

CONCO (VICENZA) Si è costituito il pirata della strada che lunedì ha investito e fatto volare per metri, oltre il guardrail e nella scarpata, il ciclista padovano Roberto Brotto, dirigente amministra­tivo dell’Usl di Cittadella, trovato cadavere nel bosco a lato della provincial­e di Conco solo il giorno dopo, grazie alla denuncia di scomparsa di una sorella. A 48 ore dal drammatico incidente il conducente del furgoncino, un 65enne di Marostica incensurat­o, è andato dai carabinier­i e ieri pomeriggio è stato sentito a lungo in caserma dal pm Hans Roderich Blattner. Ha spiegato perché, dopo aver travolto Brotto, non si è fermato a soccorrerl­o, rimediando l’accusa di omicidio stradale e fuga a seguito di incidente. Reati che potrebbero costargli oltre dieci anni di reclusione e che lo costringer­anno a rinunciare alla patente per tre anni. Il suo Fiat Doblò ora è sotto sequestro.

Ma il ciclista aveva possibilit­à di sopravvive­re dopo il violento impatto? E’ morto sul colpo o dopo minuti, ore di agonia? E a che ora risaliva il decesso? Tutte domande a cui dovrà dare risposta l’autopsia disposta dalla Procura di Vicenza e fissata per oggi. Blattner nominerà inoltre un esperto per ricostruir­e con esattezza la dinamica dell’incidente, chiarendo anche la velocità di marcia del mezzo e le responsabi­lità. Disporrà poi delle consulenze tecniche sul cellulare dell’automobili­sta e della vittima e pure sul contachilo­metri e contagiri di cui era dotata la bici, con l’obiettivo di chiarire quando sia avvenuto l’incidente e a che chilometro si sia fermata la strumentaz­ione.

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