Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Hotel e b&b al setaccio controlli anti-terrorismo nella zona della stazione Verifiche nelle strutture piccole, nessuna irregolartà
Automobili, parchi, ma anche bed and breakfast e alberghi. A pochi giorni dall’attentato di Manchester il livello di attenzione si alza e i carabinieri passano al setaccio il quartiere Piave.
Una delle zone calde della città per eccellenza e un’area di passaggio sempre affollata, vista la presenza della stazione dei treni e del terminal degli autobus. Proprio in virtù questo aspetto, lunedì i militari della compagnia di Mestre hanno bussato alle porte di strutture ricettive e attività commerciali. Oltre ai controlli antidroga e sull’immigrazione clandestina, l’obiettivo era verificare che tutto fosse in regola e che, soprattutto, negli alloggi non soggiornassero persone sospette. Le operazioni si sono concentrate tra la zona della stazione dei treni, via Trento, via Monte San Michele, via Piave, via Cappuccina, piazzale Bainsizza e, infine, in via Miranese. I controlli, per la prevenzione in ambito terroristico, hanno riguardato gli ospiti delle strutture come b&b e piccoli alberghi, dove chi soggiorna si ferma generalmente pochi giorni. Il dispositivo di sicurezza, come ha già ricordato il prefetto Carlo Boffi nei giorni scorsi, a Venezia è al massimo. E, nel quartiere Piave, da qualche giorno c’è anche il camper della polizia che presidia la zona dalle 8 alle 20. Un’iniziativa del questore Vito Danilo Gagliardi per combattere degrado e microcriminalità, Il controllo in strada però, non basta, soprattutto quando il rischio terroristico è alto come in questo periodo. Per questo i carabinieri hanno passato al setaccio le strutture ricettive, con l’obiettivo di verificare anche se i titolari rispettano la norma che impone di comunicare alle forze dell’ordine le generalità di tutti gli ospiti. Già in passato, infatti, attraverso una serie di accertamenti mirati proprio all’antiterrorismo, polizia e carabinieri avevano compiuto blitz negli alberghi e nei campeggi del litorale. In alcuni casi si era scoperto che i gestori non comunicavano la presenza di molti ospiti. Lunedì, a Mestre, non è stato trovato nulla fuori regola.