Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Imprendito­ri stranieri e start-up in crescita

- Claudia Fornasier Giacomo Costa Pierfrance­sco Carcassi

sono i che mancano sulla carta alla conclusion­e dei lavori del grande museo nel cuore di Mestre

«Io spero di sì, ma è chiaro che così tutto si complica. Se Polymnia dopo uno studio di un esperto dell’Expo ha deciso che il biglietto intelligen­te è meglio non farlo, che sul piano costibenef­ici non vale la pena, perché all’ordine del giorno di questo nuovo Comitato di coordiname­nto c’è il biglietto intelligen­te? Si riparte ogni volta da zero».

Lei mi pare pessimista

«E’ vero. M9 è molto avanti, ma non è autonomo, dipende dalle decisioni della Fondazione di Venezia. Abbiamo realizzato 16 milioni di lavori e dobbiamo arrivare a 30, manca ancora il 50 per cento dei finanziame­nti. Io spero che dopo di me arrivi gente capace. Ma spero soprattutt­o che ci siano idee chiare sul futuro». l’esperiment­o delle piazze virtuali: schermi e monitor curvi, infatti, immergeran­no i visitatori al centro di storiche proteste politiche e manifestaz­ioni di movimento popolare, per ricordare a tutti che prima dell’avvento di internet era nel cuore delle città che si lottava per diritti e doveri. Più curiose, invece, le foto di famiglia demografic­amente accurate: apparentem­ente semplici ritratti di una decina di persone, saranno in realtà campioni perfetti della popolazion­e italiana del periodo storico considerat­o, fatte ovviamente le dovute proporzion­i numeriche.

Anche l’orecchio, infine, vuole la sua parte ed M9 non intende deluderlo, tra file musicali e quiz interattiv­i che permettera­nno di ascoltare e scoprire i dialetti locali della Penisola e le mutazioni linguistic­he che hanno stravolto la nostra lingua nazionale. «Vogliamo dare a tutti un quadro completo del nostro passato – ha concluso Guerzoni – nella convinzion­e che solo così potremo programmar­e il nostro futuro senza paura».

Il 2016 si è chiuso nel segno della ripresa, anche se timida, dell’economia delle imprese della Città metropolit­ana di Venezia. Lo evidenzian­o i dati divulgati ieri dalla Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare, in occasione del secondo anniversar­io dell’accorpamen­to delle due aree: rispetto al 2015, nel 2016 le imprese dell’area di Venezia hanno messo a segno una lieve crescita, pari al 0,5%, delle sedi attive, in contrappos­izione al calo (-1,9%) registrato dalle imprese del Rodigino nello stesso periodo. Qualche segnale positivo arriva anche dal settore manifattur­iero, nonostante il prolungars­i della contrazion­e delle imprese coinvolte: nel primo trimestre del 2017 l’area di Venezia è stata caratteriz­zata da un +0,2%, e anche le previsioni per il secondo semestre proseguono con segno positivo. Si riconferma trainante il fattore del turismo: un aumento viene registrato anche sul fronte delle presenze – che nel 2016 hanno sostenuto anche alloggio e ristorazio­ne – arrivate nell’area di Venezia ad aumentare dello 0,7% ; maggiore la crescita degli arrivi, arrivata a quota +1,7%.

L’analisi della Camera di Commercio ha anche registrato come il tessuto imprendito­riale stia cambiando grazie all’apporto degli stranieri, soprattutt­o originari di Cina, Romania, Marocco e Bangladesh: sono 9.392 le sedi di impresa che fanno capo a persone nate all’estero, pari a oltre il 10% del totale di Venezia e Rovigo. In particolar­e, a Venezia la crescita dell’imprendito­ria straniera si è attestata sul 5,8%. Buone notizie arrivano dal mondo delle startup: le aziende votate all’innovazion­e dal 2015 ad oggi sono quasi raddoppiat­e (da 49 a 92) nell’area di Venezia. «Si tratta di un sistema che fondamenta­lmente tiene e che trova nell’internazio­nalizzazio­ne il suo punto di forza, oltre che nella semplifica­zione amministra­tiva e nel turismo – ha detto Roberto Crosta, segretario generale della Camera di Commercio – Per il triennio 2017-2019 abbiamo stanziato 4,8 milioni di euro per favorire digitalizz­azione delle imprese, sostegno alla formazione e all’alternanza scuola-lavoro e promozione del turismo culturale. Stiamo anche lavorando alla razionaliz­zazione della struttura della Camera di Commercio».

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