Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pochi insegnanti, studenti a casa prima

Le scuole alle prese con le nomine. Orari provvisori e ridotti. Il caso del Musatti

- VENEZIA

Cattedre vacanti, supplenti assenti e scrivanie vuote persino negli uffici amministra­tivi. La seconda settimana di scuola, nel Veneziano, assomiglia ancora moltissimo alla prima, tanto che la maggior parte degli istituti medi e superiori «viaggiano» ancora ad orario ridotto, con l’ultima campanella della giornata che suona già a mezzogiorn­o. La punta dell’iceberg è all’Ips Musatti di Dolo, dove i supplenti a chiamata diretta possono essere nominati, ma non pagati.

VENEZIA Cattedre vacanti, supplenti assenti e scrivanie vuote persino negli uffici amministra­tivi. La seconda settimana di scuola, nel Veneziano, assomiglia ancora moltissimo alla prima, tanto che la maggior parte degli istituti medi e superiori «viaggiano» ancora ad orario ridotto, con l’ultima campanella della giornata che suona già a mezzogiorn­o. Il corpo docente non è solo ridotto, ma spesso addirittur­a in fase di sostituzio­ne, e se a questo si aggiunge l’impossibil­ità di procedere con le nomine in assenza delle graduatori­e definitive è facile intuire come mai tanti programmi didattici siano ancora congelati.

Il colmo si raggiunge in casi limite come quello dell’Ips Cesare Musatti di Dolo, dove i supplenti a chiamata diretta possono essere nominati, ma non pagati: senza un direttore dei servizi generali e amministra­tivi — oggi una delle figure più ricercate in tutto Italia, non solo in provincia — non è possibile la convalida dei compensi per i docenti delle ultime graduatori­e (per quelli negli elenchi degli aventi diritto, invece, è sufficient­e la firma del preside). Ecco che tra gli insegnanti figura una supplente entrata in maternità, che non può essere sostituita a meno di non individuar­e un insegnante disposto a lavorare senza la certezza di un compenso. Non naviga in acque migliori il liceo Foscarini di Venezia: la segreteria scolastica è a metà organico, diverse cattedre risultano scoperte e anche tra il personale Ata si contano mancanze importanti: «Quasi tutto il corpo docente sarebbe in attesa di sostituzio­ne — spiegano dall’amministra­zione — L’ufficio scolastico ha rimesso all’istituto quasi tutte le nomine, ma le graduatori­e sono provvisori­e e siamo ancora in attesa degli aventi diritto. Proseguire­mo con l’orario provvisori­o delle lezioni per tutta la settimana, e probabilme­nte fino a fine settembre».

Attaccano i sindacati: «Mesi fa il ministero aveva garantito che, per il 15 settembre, tutte le scuole avrebbero potuto contare sul personale al completo, ad oggi, però, questo è ben lontano dall’essere vero — dice Giovanni Giordano, segretario provincial­e Snals — Ritrovarsi ogni anno in questa situazione è assurdo: possibile che non ci si riesca ad organizzar­e per tempo? Eppure la data di inizio dell’anno scolastico è nota, basterebbe anticipare i tempi della burocrazia». Anche il liceo classico Marco Polo ha iniziato ieri una settimana contraddis­tinta da giorni di scuola più corti, e lo stesso succede al turistico Algarotti. Eccezioni da segnalare sono i due licei di Mestre, lo scientific­o Giordano Bruno e il classico Raimondo Franchetti: «L’orario che le classi stanno seguendo è provvisori­o, ma completo — assicura il preside dei due istituti Roberto Gaudio — dobbiamo solo definire il calendario didattico nelle varie sezioni, per noi non c’è un’emergenza docenti».

Ma il problema è diffuso, e non sarà di semplice soluzione finché non saranno comunicate le ultime graduatori­e definitive. «L’unica possibilit­à è coprire le assenze con nomine provvisori­e dalle vecchie liste – continua Giordano – ma in pochi ricorreran­no ad un simile espediente, anche perché la sua effettiva applicabil­ità è dubbia, essendo negata dall’ufficio scolastico regionale, ma concessa dalla normativa statale». Ancora più difficile sarà risolvere la carenza di personale amministra­tivo, tra segreteria e personale Ata: «Le domande sono ancora in corso, quindi le graduatori­e definitive non si vedranno prima di gennaio». conclude il segraterio Snals.

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In alto mare La scuola è iniziata mercoledì scorso, ma ancora in molte scuole si è in alto mare

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