Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Ho cercato di salvare la famiglia, ma non respiravo» Un videomaker pugliese racconta la tragedia della Solfatara. Le autopsie nei prossimi giorni
Ha assistito al tentativo di Massimiliano Carrer di afferrare il figlio. Ha cercato di fermare Tiziana Zaramella, ma non ci è riuscito. Si è allontanato, altrimenti sarebbe stato inghiottito anche lui. «L’aria era irrespirabile e sono dovuto uscire, altrimenti sarei morto sicuramente». A parlare è Giuseppe Valentino, un videomaker pugliese che, intervistato da Repubblica di Napoli, ha raccontato il dramma che si è consumato la settimana scorsa alla Solfatara di Pozzuoli, in provincia di Napoli, dove un’intera famiglia di Meolo è morta. L’unico sopravvissuto è stato il figlio più piccolo della coppia, Alessio, che ha visto morire il papà, la mamma e il fratello di 11 anni. «Dovevo fare delle riprese per un video nella Solfatara e sono andato a fare un sopralluogo. Ho notato un po’ di agitazione – racconta l’uomo —. Due persone erano accovacciate e ho sentito la donna che gridava aiuto. Mi sono avvicinato e c’era anche un bambino che mi ha detto che era caduto il fratello nella buca». Il piccolo Lorenzo era finito in un crepaccio e il padre ha cercato in tutti i modi di riportarlo su. Si è creato un effetto sabbie mobili che ha trascinato sotto entrambi.
«Non riuscivo a vederlo bene a causa della mia posizione. Il papà è sceso in questa specie di voragine. Era come una caverna, partiva non profonda ma poi finiva dove c’era una pozzanghera visibile – continua il videomaker —. L’uomo ha tentato di prendere il figlio poi si è girato verso la donna come per chiederle di essere sollevato, la moglie gli ha preso
Una famiglia di Meolo è caduta in una voragine, satura di anidride carbonica che si era aperta alla Solfatara di Pozzuoli.
Nell’incidente hanno perso la vita mamma, papà e figlio di 11 anni. Superstite l’altro bambino entrambi i polsi, ma l’uomo è svenuto e lei ha perso la presa». Valentino ha invitato la donna a fermarsi, a non scendere, ma lei voleva provare a salvare il marito e il figlio finendo nella voragine. È stato a quel punto che il videomaker ha provato a calarsi ma «l’aria era irrespirabile». È dovuto risalire e attendere l’arrivo dei soccorsi mentre, vicino a lui, il piccolo Alessio, che ha solo sette anni, gridava. La testimonianza dell’uomo potrebbe fornire ulteriori dettagli sulle cause della tragedia. Nei prossimi giorni sono in programma una perizia tecnica e le autopsie sui corpi delle tre vittime. (e. bir.)