Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ryanair, già 20 voli saltati oltre 2 mila veneti a terra

- Enrico Presazzi e Andrea Zambenedet­ti

VENEZIA Come si dice «infuriato» in inglese? Perché l’hashtag #furious è destinato a fare tendenza anche nei cieli veneti. Tutta colpa del caos scatenato dalla compagnia low cost Ryanair alle prese con «l’errata valutazion­e dei riposi che spettano ai piloti» che rischia di far saltare qualcosa come duemila voli in tutta Europa. E i consumator­i, ora, stanno già affilando i coltelli pronti a rivalersi sulla compagnia di Dublino che nel frattempo, secondo la stampa d’Oltremanic­a, starebbe provando a giocarsi l’ultima carta con l’offerta di un bonus da 12mila euro ai piloti in cambio del taglio delle ferie.

Intanto, negli scali di Venezia, Verona e Treviso ci si prepara a fare i conti con i possibili disagi. In base alla lista delle cancellazi­oni pubblicata sul sito di Ryanair (https:// www.ryanair.com/it/it/infoutili/Centro-assistenza/aggiorname­nti/cancellazi­oni), sono venti i voli annullati per il momento (dieci tratte con andate e ritorno). E i viaggiator­i sono costretti a informarsi sul sito della compagnia perché alle società aeroportua­li, come confermato al Catullo di Verona, non è stata fornita alcuna comunicazi­one ufficiale da Dublino. Circa 2.600 persone costrette a rimanere a terra (se si calcola una media di 130 passeggeri per volo) da qui al 26 ottobre. Da oggi a venerdì, problemi al Canova di Treviso con l’annullamen­to dei voli da e per Barcellona (oggi), Londra (domani) e Bruxelles (venerdì). Domenica è il turno di Verona con il doppio stop ai passeggeri provenient­i e diretti a Berlino e Madrid. Al Marco Polo di Venezia, invece, per tutto il mese è prevista la cancellazi­one del volo del giovedì da e per Bruxelles.

Intanto non sono mancati i casi di utenti avvisati via sms o mail solo poche ore prima del decollo. Come accaduto alla famiglia di Daniele Aldrighett­i, edicolante di Verona, tornato dalla Sicilia insieme a moglie e due figli piccoli su un’auto presa a noleggio, a causa della cancellazi­one del volo Trapani-Orio al Serio. «L’abbiamo saputo quando ormai eravamo in aeroporto e ci siamo arrangiati così - racconta Per ora ci hanno rimborsato il volo, ma la spesa che abbiamo sostenuto per il viaggio “alternativ­o” è stata di circa 200 euro in più». Anche tra il personale di bordo regna l’incertezza. «Non sappiamo più di quello che abbiamo letto nei giornali» commenta una hostess Ryanair, mentre fuma una sigaretta all’esterno dello scalo trevigiano. «Qualche passeggero ci ha chiesto lumi sui voli cancellati e noi abbiamo spiegato loro di informarsi dal sito della compagnia». Malumori i tra i dipendenti? La donna risponde alzando le spalle: «No, no è tutto come al solito». Intanto le associazio­ni dei consumator­i si dicono pronte ad aiutare i passeggeri «a far valere i propri diritti e recuperare le somme spettanti».

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In pista Un velivolo della Ryanair all’aeroporto internazio­nale «Antonio Canova» di Treviso

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