Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Le tombe di famiglia vanno all’asta
Le tombe di famiglia del cimitero di San Michele vanno all’asta. Sei, quelle decadute e rientrate nella disponibilità del Comune. In realtà sarebbero diciassette ma non in tutte sono state portate via le salme dall’interno. Ca’ Farsetti conta di guadagnarci quasi due milioni di euro, considerando che la base d’asta complessiva è di 1,8. Molte sono da restaurare, tutte non hanno da anni manutenzione, come cappella Salviati, TestoliniQuadri, Azzano, Venier, Olivieri e la cappella Dall’Armi (le sei che saranno cedute). Con l'asta ci sarà la riassegnazione in concessione per 99 anni: al bando potranno partecipare sia persone fisiche che gli Enti morali. L’operazione è inserita in una serie di interventi dei Lavori pubblici nei cimiteri di Venezia e Mestre, considerati tra i più urgenti in terraferma in seguito al sopralluogo dell’assessore Francesca Zaccariotto e del sindaco. «Vogliamo dare dignità anche i cimiteri, non possiamo lasciarli cadere», spiega Zaccariotto. La prima delibera permette la messa in sicurezza e il restauro del muro di cinta e di separazione interna tra reparti, che oggi sono ricoperti da vegetazione rampicante o erosi da agenti atmosferici. La seconda riguarda invece il ripristino funzionale dell’ex obitorio del cimitero. Lo stabile che presenta infiltrazioni d’acqua che hanno causato anche il distaccamento degli intonaci, sarà interessato da lavori di ristrutturazione che comprendono anche le strutture portanti. La spesa complessiva per i due interventi è di 350 mila euro. ( f. b.)