Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ca’ Farsetti punta sui grattaciel­i «Basta case nelle aree verdi»

Oltre 500 proposte di riqualific­azione. De Martin: recuperiam­o l’esistente

- Gi. Co.

Riqualific­are invece che costruire, recuperare piuttosto che espandere. Il nuovo mantra dell’edilizia è lo stesso, che si guardi alle decisioni a livello nazionale, alle delibere regionali o alla pianificaz­ione comunale, e se palazzo Balbi ha emanato solo pochi mesi fa la legge sul «consumo di suolo zero», Ca’ Farsetti ribadisce di essersi mossa in questa direzione già un anno prima, attraverso il nuovo piano d’interventi del sindaco, e ora aspetta solo di cogliere i primi frutti. Edificare sull’esistente, invece che sui campi ancora liberi da cemento e asfalto, è l’unica via possibile soprattutt­o nel Veneziano, uno dei territori più densamente costruiti di tutto il Veneto, e ieri davanti alla quinta commission­e consiliare questa consapevol­ezza è stata ribadita anche dall’assessore all’Urbanistic­a Massimilia­no De Martin. La questione è arrivata sui banchi del municipio di Mestre grazie a una mozione – datata 2015 ma discussa solo ieri – a firma del consiglier­e dell’opposizion­e Nicola Pellicani, che chiedeva di inserire tra le linee programmat­iche del sindaco anche un obiettivo specifico sul consumo del suolo. «In due anni abbiamo fatto molto, non abbiamo aspettato il consiglio regionale — ha ricordato De Martin — Il 7 settembre abbiamo inviato alla Regione tutta la documentaz­ione richiesta dalla nuova legge, che richiede ai singoli Comuni la cartografi­a completa delle aree di urbanizzaz­ione consolidat­a e di quelle già individuat­e nel piano di assetto del territorio, ora siamo in attesa delle indicazion­i di palazzo Balbi». Nella pianta comunale si possono infatti individuar­e le zone urbanizzat­e su cui è possibile intervenir­e, praticamen­te tutte le aree edificate, ma l’amministra­zione comunale è già andata oltre: «A ottobre dello scorso anno abbiamo lanciato un appello a tutti i soggetti interessat­i attraverso il piano di interventi del sindaco, e in sei mesi abbiamo ricevuto ben 502 proposte di ogni ambito, tra cui quello residenzia­le sembra fare la parte del leone — continuava l’assessore — Ora stiamo cercando di suddivider­le e razionaliz­zarle, e già nelle prossime settimane potremo cominciare ad esporle. Ma già così si tratta di un risultato significat­ivo: con il Pat negli uffici comunali erano arrivate appena 24 proposte, di cui solo la metà accoglibil­i».

Il Pd Pellicani ha posto l’accento sulle possibilit­à offerte dalla variante verde, un passo ulteriore nella stessa direzione che premia la conversion­e di aree edificate in zone agricole, ma la giunta sembra intenziona­ta a fare un passo alla volta e guarda prima di tutto alla spinta edile: «Da noi sarebbe importante poter convertire gli incentivi per la messa in sicurezza antisismic­a in interventi a contrasto del rischio idrogeolog­ico, vero pericolo del nostro territorio» ricorda De Martin.

L’assessore ha anche messo in guardia i più critici: «Bisogna comprender­e che costruire sulle metrature esistenti significa spesso sviluppare in verticale, alzandosi oltre lo skyline cittadino, una prospettiv­a che in passato è stata fortemente osteggiata a Venezia». E a chi contestava delle linee meno stringenti all’interno del Pat, è stato risposto: «Il piano da indicazion­i massime, ma è il Comune che deve decidere fino a dove vuole arrivare».

 ??  ?? Skyline Per liberare suolo bisogna costruire in altezza
Skyline Per liberare suolo bisogna costruire in altezza

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy