Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
TRIESTENEXT MISSIONE MARE
È IL TEMA DEL 6° FESTIVAL DELLA SCIENZA LE SFIDE: AMBIENTE, RICERCA ED ECONOMIA
Elemento primario, fonte di vita e ricchezza ma anche risorsa a rischio a causa del cambiamento climatico e dell’inquinamento. Sarà il mare il protagonista della sesta edizione di TriesteNext, il Festival della Ricerca Scientifica che si terrà da domani a sabato 23 settembre a Trieste. Biologia marina, pesca sostenibile, ingegneria marittima d’avanguardia, alimentazione, professioni del futuro legate a questa importante risorsa, innalzamento dei mari, ricerca in Antartide sono i temi che verranno affrontati durante «Un mare di Scienza» (questo il titolo della kermesse) grazie al sostegno degli istituti di ricerca che costituiscono il cuore del «Sistema Trieste».
Gli ideatori
Promotori dell’edizione 2017 sono Comune di Trieste, Università di Trieste, VeneziePost, AREA Science Park, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale e Scuola Superiore di Studi Avanzati (SISSA). Co-promotori sono la Regione Friuli Venezia Giulia e la Camera di Commercio della Venezia Giulia. Quest’anno Trieste occupa inoltre un ruolo particolarmente centrale nel panorama della ricerca scientifica europea, essendo stata appena nominata Capitale Europea della Scienza 2020. Un evento (come sottolinea il rettore Maurizio Fermeglia nell’intervista a lato) che catapulterà in città scienziati e multinazionali da ogni parte del mondo. E durante il festival sono previste molte anticipazioni sull’EuroScience Open Forum 2020.
Gli ospiti
Tra gli ospiti di TriesteNext 2017 ci sarà Antonio Lazcano, biologo messicano che racconterà come le Galapagos («Las Encantadas») sono state di ispirazione per lo studio dell’evoluzione della vita. Sandra Savaglio, astrofisica che si è meritata una copertina su Time, da anni impegnata anche sul fronte delle pari opportunità nelle professioni scientifiche, terrà un intervento su «donne e scienza». Dominick Salvatore, economista statunitense di origini italiane famoso anche per la sua opera di divulgazione, parlerà invece di crescita sostenibile e economia globalizzata. Fra gli altri protagonisti ci saranno l’archistar Mario Cucinella, che curerà il Padiglione Italia della Biennale Architettura 2018, Laura Steindler, ricercatrice di Microbiologia e Biologia marina all’Università di Haifa (Israele), Wolfgang Pross, docente emerito di Letterature comparate dell’Università di Berna (sarà sabato alle 9.30 al museo Revoltella), Mike Maric, campione mondiale di apnea e coach di Federica Pellegrini. TriesteNext offrirà anche al pubblico la possibilità di visitare la Ogs Explora, nave di ricerca protagonista di molte campagne antartiche, che resterà attraccata di fronte a piazza Unità d’Italia per tutta la durata della manifestazione.
Il salone biomedicale
Ben 39 le conferenze e gli appuntamenti in programma, fra i quali anche musica, arte e spettacolo. E parallelamente avrà luogo, domani e venerdì alla stazione marittima, «Eurobiohightech – Smart Health: research for business innovation», primo salone dedicato all’innovazione nel biomedicale, nelle biotecnologie e nella bioinformatica nell’Europa Centro-Orientale e Balcanica. Si tratta di un settore da un miliardo di fatturato nel Friuli Venezia Giulia. L’evento è organizzato da Aries – Camera di Commercio della Venezia Giulia, dalla rete d’imprese Biohightech-Net, dal Centro di Biomedicina Molecolare – Gestore del Cluster Smart Health Fvg, da Confindustria Venezia Giulia, e con il sostegno del Pisus, Trieste città attiva – Cultura, turismo, sostenibilità.
Capitale della Scienza
Come accennato, durante TriesteNext saranno proposte anteprime relative al 2020, quando Trieste sarà Capitale Europea della Scienza. Un evento già definito, dopo la conquista del titolo di Capitale Europea della Cultura 2019 da parte di Matera, «un altro riconoscimento per l‘eccellenza italiana». Trieste, del resto, ha potuto sfoggiare credenziali da primato con i suoi Atenei e istituti scientifici, dalla Sissa al Sincrotrone, dall’Istituto di Oceanografia al Centro di genetica e biotecnologie. Non a caso la prima ad esultare, dopo l’Università di Trieste, è stato il ministro Valeria Fedeli: «L’Italia ha saputo fare gioco di squadra. È stata premiata una candidatura autorevole, ben strutturata, raggiungibile da tutta Europa. È un riconoscimento anche al nostro sistema della ricerca, leva per lo sviluppo del Paese».