Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Opa Save, Treviso esce con 25 milioni
Opa Save, il primo a sciogliere la riserva è il Comune di Treviso, che decide di vendere. La decisione è stata comunicata ieri, con l’ufficializzazione della scelta della giunta di Ca’ Sugana guidata da Giovanni Manildo di aderire all’Opa per uscire da Save e cedere le proprie quote (il 2,21%) nella società di gestione degli aeroporti di Venezia e Treviso. Se l’iter amministrativo procederà senza intoppi (la delibera adottata dalla giunta dovrà essere approvata dal consiglio comunale), entro fine ottobre (la data di pagamento è fissata per il 20) nelle casse comunali dovrebbero entrare oltre 25 milioni di euro. Dice il sindaco: «Parte del denaro servirà per estinguere i mutui e alleggerire così alcune nostre posizioni debitorie». La quota della partecipazione comunale nella società aeroportuale è ridotta: il 2,21. E il prezzo di 21 euro è allettante. Senza contare che il rischio, di fronte all’intenzione di Marchi e soci di delistare Save, anche a costo di una fusione con le scatole societarie di controllo sovrastanti non quotate, è di ritrovarsi con un titolo difficilmente liquidabile, che riaprirebbe oltretutto la questione della legge Madia. Un tema che si pone allo stesso modo anche alla Città Metropolitana di Venezia. «Save gestisce l’aeroporto di Venezia, oggettivamente non è una partecipazione strategica per noi», spiega l’assessore al bilancio, Alessandra Gazzola, pensando invece alle polemiche in corso in questi giorni per la gestione dello scalo trevigiano, sempre in mano a Save, che sta dando grattacapi al Comune per le rotte nel centro città.