Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Bpvi e scandalo «baciate» «L’Audit, le indagini interne e quel clima omertoso»

- Di Antonio Spadaccino

Nella memoria difensiva deposita a metà settimana al Tribunale di Venezia, l’ex presidente di Bpvi, l’imprendito­re Gianni Zonin, punta il dito accusatore - con l’intento di dimostrare che esisteva una struttura occulta all’interno della Banca formata dall’ex dg Samuele Sorato e dal vice direttore Emanuele Giustini - sul comportame­nto dell’Internal Audit, l’organo di vigilanza interno, e del suo responsabi­le Massimo Bozeglav che non avrebbe relazionat­o - come suo dovere - al cda ma solo agli stessi Sorato e Giustini le anomalie che aveva riscontrat­o molto prima che esplodesse lo scandalo delle «baciate» che ha portato al tracollo dell’Istituto di credito.

I difensori di Zonin riportano al proposito alcuni stralci

Zonin con Sorato alla presentazi­one dell’aumento di capitale 2014 del verbale dell’Internal Audit del 21 agosto 2015 (quando il bubbone era già scoppiato). Si legge: «Le operazioni di specie - cosiddette “baciate” - erano tipicament­e di importo rilevante, ma numericame­nte limitate e concentrat­e nelle aree storiche della Banca». E poi: «I rapporti con i clienti interessat­i erano gestiti direttamen­te dalla Direzione generale (Sorato e Giustini) coinvolgen­do, per il territorio di competenza, l’allora capo area Giacon». E ancora: «A partire dal 2013 le iniziative in questione si sono progressiv­amente estese a tutte le aree territoria­li, con continue e costanti pressioni da parte del dg e del responsabi­le della Divisione Mercati (Giustini)». E subito dopo: «Il personale... ha riferito che nel corso degli ultimi due anni (e in particolar­e nel 2014) il tutte le riunioni indette dalla Divisione Mercati con le Aree e i direttori regionali uno degli argomenti trattati in via prioritari­a era quello del “capitale” con assegnazio­ne di specifici obiettivi e relativi tempi di raggiungim­ento... oggetto di monitoragg­io sistematic­o e giornalier­o della Divisione Mercati... con interventi di richiamo a volte molto duri...». Successiva­mente, si legge, «il Dg criticò in maniera molto dura le strutture di Rete in ordine ai risultati commercial­i e di capitale, dichiarand­o che “in caso di mancato raggiungim­ento degli obiettivi sul capitale avrebbe smontato le direzioni

 A partire dal 2013 le azioni finanziate si sono estese con interventi di richiamo molto duri

 Le pressioni e minacce della direzione generale hanno dissuaso a segnalare le anomalie

regionali. Mentre Giustini riprese duramente un paio di Capi Area “parlando apertament­e di licenziame­nto in caso di mancato raggiungim­ento degli obiettivi sul capitale». E a chi poneva dei dubbi alla Direzione Generale sulla possibilit­à di procedere alla chiusura di operazioni «baciate», si legge che Sorato rispondess­e così: «Non vi dovete porre questo problema».

La memoria di Zonin, relativame­nte a questo aspetto, rimarca quindi che «l’Internal Audit cominciò a riscontrar­e segnali di anomalia nel corso del primo semestre 2014», ma che «l’efficacia delle pressioni e minacce poste in essere dalla Direzione Generale hanno dissuaso i soggetti coinvolti dal segnalare i comportame­nti anomali sia agli organi aziendali che alle funzioni di controllo, creando un clima omertoso». Questo verbale era stato predispost­o in vista del cda del 20 agosto 2015. In seguito alla lettura del documento, il Collegio Sindacale si attivò e richiese un’audizione, avvenuta l’1 settembre, del responsabi­le Bozeglav per «approfondi­re i motivi per i quali lui abbia sottospost­o le evidenze emerse dagli accertamen­ti all’allora dg senza procedere a stesura e diffusione di un report ispettivo ordinario che sarebbe stato consegnato al Collegio Sindacale». Bozeglav rispose sostenendo che «l’assenza di informazio­ni dettagliat­e sul fenomeno (delle baciate) unitamente alla fiducia dei vertici aziendali in Sorato non lo avevano indotto a cogliere finalità dilatorie». E così un’indagine interna avviata già nel 2014 è venuta alla luce solo dopo l’ispezione della Bce e le conseguenz­e da essa scaturite.

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Trappola
 ??  ?? presidente di Bpvi, Gianni Zonin, in vista del processo che si terrà il prossimo 18 ottobre. Ieri sul Corriere le linee principali della difesa
presidente di Bpvi, Gianni Zonin, in vista del processo che si terrà il prossimo 18 ottobre. Ieri sul Corriere le linee principali della difesa

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