Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
La nuova sfida degli iper le piazze enogastronomiche Auchan apre Officine Italia
Cucina aperta fino a mezzanotte e 250 coperti con laboratori
Duecentocinquanta coperti distribuiti su 2.150 metri quadrati, otto laboratori culinari, 150 metri quadri di mercato di eccellenze, con la cucina aperta fino a mezzanotte e cinquanta nuovi dipendenti.
Da centri commerciali a centri servizi e ora a mini-città, con le piazze e la ristorazione di qualità. E’ l’ultima sfida dei centri commerciali, la frontiera enogastronomica. Domani nella galleria di Auchan apre «Officine Italia», ristorante, e non solo, del gruppo Ethos, che a Roma collabora con Eataly. Occuperà gli spazi del primo piano in precedenza riservati alla catena calzaturiera Deichmann e in parte della libreria Feltrinelli.
Dopo aver allungato le sue gallerie sul lato nord, di fatto raddoppiando la struttura, ora Auchan vuole rendere più attraente anche la vecchia porta a sud. La strada è quella in parte già aperta dai concorrenti di Marcon, Valecenter ma soprattutto di Marghera, la «Nave de vero» che per prima ha inaugurato una piazza, aperta con orari indipendenti e più lunghi di quelli della galleria commerciale, con offerte culinarie che spaziano dal panino alla pizza servita al tavolo e con eventi che hanno visto negli ultimi tre anni alternarsi sul palco serale, Giuliano Palma e Vittorio Sgarbi, Teo Teocoli e Patty Pravo.
Auchan rilancia con un ristorante vero, camerieri ai tavoli, cantina e area aperitivo, un’attenzione particolare alla qualità dei prodotti – con tanto di rivendita interna di pasta, sughi e vini – e una filosofia più vicina a quella di un locale del centro città. Il nuovo ritrovo godrà pure di una scala mobile riservata, che porterà i clienti fino ai tavoli anche dopo la chiusura del resto del centro commerciale. Secondo l’esempio della stessa «Nave de Vero», ma anche di Valecenter che da anni tutte le sere concede un’ora in più a chi decide di cenare al suo interno, Auchan modificherà i suoi orari: supermercato e gallerie continueranno a spegnere le luci alle 21.30, l’area «food» al piano terra si manterrà aperta fino alle 22.30, il ristorante invece terrà la cucina in funzione fino a mezzanotte.
L’obiettivo è chiaro, attirare clienti diverse in fasce orarie diverse. Secondo una recente ricerca di Trade Lab, società di consulenza del mondo commerciale, solo il 13 per cento dei visitatori frequenta i centri commerciali per la ristorazione, contro il 35 per cento che va nelle gallerie per prodotti di bellezza e benessere. Oggi il food rappresenta il 6 per cento dell’offerta della galleria Auchan, con Officine Italia arriverà al 9,5 per cento e non è poca cosa calcolando che il 75 per cento dei frequentatori di centri commerciali consuma prodotti enogastronomici per 2,3 miliardi di euro, per la maggior parte a pranzo e con 1 cliente su 5 insoddisfatto dell’offerta e della qualità.
Il progetto di Mestre (insieme a quello di Fano) è un progetto pilota di Gallerie commerciali Italia (della holding Auchan) che segna un’altra trasformazione dei centri commerciali, diversa da quanto accade in centro città dove il primo a tentare l’apertura differenziata fu Le Barche. «Ma ormai quella sperimentazione è stata abbandonata, preferendo le aperture domenicali – spiega il direttore Francesco Giusto – Qui in piena Mestre rappresentava solo un costo aggiuntivo».
Il cambio di paradigma spaventa qualcuno, come il personale del Caffè Diemme, proprio al centro della galleria Auchan. «È solo l’inizio – temono le banconiere – il prossimo passo sarà costringere tutti a restare aperti fino a tardi». Altri però guardano con favore alla novità. «Se non ci fosse stato il ristorante all’orizzonte – ammette Desiré, dalla cassa di «Victory» - il nostro titolare tre mesi fa non avrebbe mai preso questo spazio».