Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Flash-mob di protesta per la canonica-hotel «La Curia cambi rotta»

Il «25 aprile»: trasparenz­a. La replica: necessità per le spese

- VENEZIA Sara Civai

I panni stesi al sole come da tradizione veneziana e una casetta di cartone colorata dai bimbi – simbolo di un diritto alla casa da rinegoziar­e ogni giorno – mentre sul ponte campeggia lo striscione in più lingue: «Venezia è il mio futuro». E’ questa la fotografia del flash-mob per la residenza organizzat­o ieri mattina dal «Gruppo 25 aprile» in campo Santa Fosca. Al centro delle rivendicaz­ioni dei manifestan­ti, circa un centinaio, la conversion­e della canonica in albergo: da tempo inutilizza­ta, è stata affittata quasi un anno fa (per un periodo di nove anni più altri nove) dal Patriarcat­o all’adiacente Hotel Tintoretto, che amplierà la propria struttura ricettiva con la creazione di nuove camere (e il campanile già utilizzato come magazzino) e, al tempo stesso, si farà carico dei lavori di ristruttur­azione dell’immobile e della vicina chiesa cinquecent­esca.

La protesta si inserisce in una delle problemati­che più sentite in città, la questione della residenzia­lità in centro storico: la tesi dei manifestan­ti è che se anche gli istituti religiosi cominciano a cedere terreno agli alberghi – e le tante alienazion­i negli ultimi anni di ex conventi divenuti poi strutture ricettive confermere­bbero la tendenza – l’allarme legato alla casa si fa ancora più concreto. Dall’altra parte, però, i bilanci in rosso e i costi dei lavori di ristruttur­azione e di manutenzio­ne delle chiese si impongono nella loro complessit­à per chi deve far quadrare i conti.

«Quello che chiediamo al Patriarcat­o proprio qui davanti alla statua di Paolo Sarpi – commenta Marco Gasparinet­ti portavoce del Gruppo 25 aprile

 Gasparinet­ti La Chiesa sostenga una politica abitativa per la cittadinan­za

– è un’operazione di trasparenz­a nella pubblicazi­one dei bilanci degli istituti religiosi e di sostegno ad una politica abitativa che tenga conto dei bisogni della cittadinan­za». Sembra che l’immobile non abbia ancora ricevuto il cambio di destinazio­ne d’uso: «Allora siamo in tempo - conclude Gasparinet­ti – per fermare l’operazione e chiedere al Patriarcat­o, in nome dei valori cristiani condivisi, un cambio di rotta».

Decisa la replica di Don Dino Pistolato, il moderator curiae (una sorta di amministra­tore delegato) del Patriarcat­o, che difende l’impegno messo in campo dalla Chiesa veneziana: «La battaglia per la residenza la facciamo tutti i giorni, non si può prendere un singolo caso come paradigma di

Pistolato La battaglia per la residenza la facciamo tutti i giorni in concreto

un’intera politica - afferma Cito solo le famiglie accolte prontament­e dopo l’incendio di un palazzo a Cannaregio, l’accordo con la prefettura per i morosi incolpevol­i e con il Comune per i casi sociali: centomila euro messi in campo per dare una risposta alla questione dell’emergenza abitativa». Ristruttur­are la canonica di Santa Fosca sarebbe stato insostenib­ile. «E così al posto di lasciare l’immobile in decadenza abbiamo preferito avere altre risorse da allocare per le famiglie e far restaurare la chiesa», aggiunge.

Durante la manifestaz­ione sotto tiro è finito anche il nuovo cda dell’Istituto Ciliota, accusato di voler puntare sempre più sull’affitto ai turisti – con riferiment­o agli appartamen­ti Ciliota Deluxe – a discapito dei posti riservati nelle case di proprietà agli studenti universita­ri in accoglienz­a. «Nessuna speculazio­ne e nessun cambio di politica al Ciliota - replica deciso il presidente Don Luciano Barbaro - Continuere­mo ad ospitare come ogni anno cinquanta studenti. Per far fronte alle spese ingenti di ammodernam­ento dell’impianto di condiziona­mento e di ristruttur­azione della foresteria, d’estate gli appartamen­ti verranno affittati ai turisti e probabilme­nte nei prossimi anni vi sarà un travaso interno degli studenti nel collegio per ottimizzar­e le risorse. Ma non cambierà il numero di ragazzi accolti, così come anche per quest’anno il prezzo dell’affitto è rimasto invariato».

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(Vision) Panni stesi al sole Il flash-mob di protesta del gruppo 25 aprile ieri mattina in campo Santa Fosca

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