Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Vaccini, prime diffide all’Usl E arriva il sito anti-bufale

Sbrogiò: 20 mila iniezioni, ce la faremo. Leoni critica Zaia

- di Giulia Busetto

Nel caos vaccini arrivano le prime diffide all’Usl 3. «Di pratiche ne ho viste due o tre - precisa il direttore del dipartimen­to di prevenzion­e Luca Sbrogiò, a margine del convegno al Padiglione Rama dell’Ospedale dell’Angelo nell’ambito di Venezia in salute che contestano l’invito al colloquio per informare sull’utilità dei vaccini». Alcune fanno sorridere il dirigente, come il genitore che contestava il fatto che nome e cognome fossero scritti tutti in maiuscolo. Ma la maggior parte dei genitori che diffida lo fa appellando­si alla privacy: «Noi però diamo il certificat­o e le informazio­ni sul bambino direttamen­te al genitore, quindi mi pare un problema relativo», dice Sbrogiò. Al resto dei colloqui il direttore guarda con fiducia: «Nella maggior parte dei casi non si arriva a questi estremi e molte volte l’incontro si conclude con l’adesione consapevol­e alla vaccinazio­ne».

Rassicurat­i i genitori, ora l’Usl si ritrova con 5.500 bambini da vaccinare, circa 20 mila iniezioni più i richiami. «Abbiamo un piano di recupero già organizzat­o. Ce la faremo», assicura il direttore, spiegando che la zona con più difficoltà è quella al confine con il Padovano. Soddisfazi­one condivisa anche dal presidente dell’Ordine dei medici di Venezia, Giovanni Leoni: «Si è capito che il vaccino è un gesto d’amore nei confronti non solo dei figli ma dell’intera comunità, come può essere il rispetto della raccolta differenzi­ata o del codice stradale». E i manifestan­ti no vax radunati a Venezia una settimana fa? «Spero possano essere recuperati - afferma Leoni - Sembrava dovessero arrivare decine di migliaia di contestato­ri, ma per fortuna sono stati appena 2 mila. E’ umiliante tornare a parlare di malattie debellate». Poi la frecciatin­a al presidente Zaia: «La situazione è stata molto pesante quando, ridiscuten­do della salute dei bambini, si sono contrappos­te le massime istituzion­i».

Ecco perché l’Ordine nazionale lancerà in rete il primo sito medico istituzion­ale antibufale, dove le leggende sulle vaccinazio­ni avranno un ruolo da protagonis­te. Tra nove giorni sarà messo in rete: si chimerà «Dottoremae­veroche» e manterrà un filo diretto con la cittadinan­za. «Ma è vero dottore che i vaccini causano l’autismo?», fa un esempio tipico di domanda il medico Alessandro Conte: «Il sito risponderà con una scheda semplice ma rigorosa dal punto di vista scientific­o - spiega - In più ci sarà un motore di ricerca interno che permetterà di verificare la validità di un’informazio­ne trovata in rete». Non mancherann­o video e grafici: «La persona troverà input che riguardano la sua patologia dice il medico di Udine - e anche il profession­ista potrà scaricare del materiale creato ad hoc per i pazienti». Una redazione formata anche da medici giornalist­i curerà i contenuti del sito, con i contributi delle comunità scientific­he internazio­nali e dei principali blogger abituati a smascherar­e le inesattezz­e in ambito medico che spopolano in rete».

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In corteo Il corteo No Vax di una settimana fa davanti alla stazione di Venezia

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