Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

È Simone il corpo ripescato a Grado

Giallo su Msc Musica, il dna conferma il decesso della marittima scomparsa dalla nave

- Biral

Il corpo era stato recuperato il 2 luglio, in acqua, a Lignano Sabbiadoro. Dalle prime analisi, sembrava appartener­e proprio a Simone Scheuer Souza, la marittima brasiliana scomparsa dalla nave Msc Musica. La famiglia fino all’ultimo ha sperato che non fosse lei ma ieri è arrivata la conferma ufficiale dal test del dna, il cadavere è di Simone, scomparsa il 19 giugno. A lanciare l’allarme una collega che, non riuscendo a rintraccia­rla, si era preoccupat­a.

Il corpo era stato recuperato il 2 luglio, trovato in acqua, a Lignano Sabbiadoro. Le prime analisi non erano incoraggia­nti per le speranze della famiglia: sembrava proprio a lei. Anche perché i vestiti erano molto simili a quelli che indossava il giorno della scomparsa. La famiglia fino all’ultimo ha sperato quasi nell’impossibil­e ma ieri è arrivata la conferma ufficiale dal test del dna: il cadavere è di Simone Scheuer, la marittima brasiliana scomparsa da una nave da crociera il 19 giugno.

La donna, 36 anni, prestava servizio come addetta alle pulizie a bordo della Msc Musica che, quel giorno, era partita da Venezia in direzione di Brindisi. A lanciare l’allarme era stata una collega che, non riuscendo più a rintraccia­rla, si era preoccupat­a. Simone infatti non era solita fare tardi e la sua assenza lasciava immaginare che potesse essere successo qualcosa. Anche perché non risultava che la donna fosse scesa dalla nave durante la tappa nella città lagunare. Il personale aveva così dato il via alle ricerche a bordo della Ms Musica. Ogni angolo della nave era stato controllat­o e della 36enne non c’era traccia. Neanche un segno, nemmeno un biglietto che aiutasse a capire dove poteva trovarsi. Le ricerche a bordo non avevano dato alcun esito, così come quelle effettuate in mare dalla guardia costiera al largo di Pescara, dove si trovava la crociera quando la collega della marittima ha lanciato l’allarme. E neanche a Venezia, l’ultima tappa prima di partire verso Brindisi, c’era traccia di Simone.

Con il passare delle ore e dei giorni le speranze di trovarla viva si erano sempre più allontanat­e. Ciò nonostante i familiari e i colleghi fin dal primo giorno non hanno creduto a un suicidio o a un allontanam­ento volontario. Era difficile che fosse scappata passando inosservat­a, nel caso fosse scesa dalla nave a Venezia, visto che tutti gli ingressi e le uscite sono monitorati. E poi Simone nei giorni precedenti non aveva manifestat­o alcun malessere, niente che potesse far pensare che volesse togliersi la vita.

A conferma di questo, l’inchiesta aperta pochi giorni dopo dalla procura di Brindisi. Un fascicolo per omicidio volontario, segno che la procura è riuscita a raccoglier­e qualche elemento che ha avvalorato questa ipotesi, forse le immagini registrate dalle telecamere

La vittima

di sorveglian­za della nave. Nessuno, però, era stato iscritto nel registro degli indagati. L’ultimo a vedere viva Simone era stato un collega, intorno alle 6 del mattino del giorno prima della scomparsa. «Non indossava i vestiti da lavoro, era sola», aveva detto ai microfoni di «Chi l’ha visto?».

L’indagine fin dai primi giorni si è svolta nel massimo riserbo e, con il ritrovamen­to del corpo da parte della Guardia Costiera di Grado, si è pensato a una svolta nonostante le condizioni in cui si trovava il cadavere. I vestiti erano quelli di Simone ma c’era bisogno di una conferma ufficiale, arrivata nei giorni scorsi con il test del dna. Gli investigat­ori stanno però continuand­o a indagare sulla vita della 36enne che, poco tempo prima di scomparire, aveva interrotto la relazione con il fidanzato.

Secondo altri testimoni, nei giorni precedenti aveva avuto anche qualche discussion­e con una collega per dei messaggi scambiati da quest’ultima con l’ex compagno. Eppure tutte queste ipotesi non hanno ancora trovato riscontri concreti. La procura aveva disposto anche il sequestro di tutti gli effetti personali che la donna teneva nella sua cabina, ma del suo possibile omicida ancora nessuna traccia.

In acqua La donna era sparita dalla crociera il 19 giugno

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Simone Scheuer, la marittima brasiliana scomparsa

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