Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La maggioranz­a studia le modifiche al regolament­o

Consiglio comunale, gruppo di lavoro ristretto. Tra le ipotesi il blocco all’ostruzioni­smo

- F. B.

L’obiettivo è di arrivare a metà ottobre alla discussion­e in commission­e. Che confronto sarà, lo sa solo la maggioranz­a, comunque divisa al suo interno tra chi vuole tirare dritto senza aprirsi all’opposizion­e e tra chi invece auspica un dialogo costruttiv­o, fissando regole che tutelino tutti i partiti. Il nuovo regolament­o del consiglio comunale è quasi pronto, dopo la bozza inviata dalla presidente Linda Damiano prima ai fucsia e poi anche al resto della maggioranz­a. La discussion­e infatti è entrata nel vivo tanto che è stato formato un gruppo di lavoro per arrivare a una proposta condivisa. L’obiettivo è di rendere le discussion­i più snelle, e veloci (con la riduzione dei tempi degli interventi dei consiglier­i), ma anche più facile per la squadra del sindaco gestire delibere e provvedime­nti (con la riduzione del numero legale da diciotto a sedici). Ci stanno lavorando i capigruppo della maggioranz­a assieme alla presidente del consiglio che avrà il compito di illustrare poi in commission­e linee guida e modifiche del regolament­o. «Guardiamo alle altre città, per migliorare il funzioname­nto anche di Venezia», si sono giustifica­ti i consiglier­i fucsia dopo le anticipazi­oni sulle modifiche che vanno a ridurre il ruolo dell’opposizion­e. Ma all’interno della maggioranz­a ci sono posizioni diverse che potrebbero andare a limare le novità. Del resto i fucsia oggi governano, ma domani potrebbero essere all’opposizion­e, il vero garante dovrebbero essere le regole. Pare reggere la linea dura con i consiglier­i a cui viene vietato di urlare o discutere troppo animatamen­te perché la presidente potrebbe anche «disporre l’esclusione del consiglier­e dall’aula per tutto il resto della seduta e, nei casi più gravi, la censura». Che significa l’interdizio­ne dal consiglio da una a tre assemblee. Basta anche agli interventi fiume, visto che Damiano ha deciso di ridurre i tempi degli interventi: da cinque a tre minuti durante le sessioni straordina­rie (o durante la discussion­e delle mozioni), da dieci a cinque in quelle ordinarie. Tra le modifiche potrebbe essere introdotta anche quella che riguarda tempi certi (definiti dai capigruppo) per l’approvazio­ne del bilancio o provvedime­nti urbanistic­i, evitando così l’ostruzioni­smo.

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Novità Entro l’autunno il consiglio comunale approverà il nuovo regolament­o che limita i poteri della minoranza

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